Progetti per realizzare punti di facilitazione digitale, il Tar accoglie il ricorso di Arci Catanzaro contro il Comune

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  10 giugno 2024 10:59

Il Tar Catanzaro con sentenza N. 910/2024 ha accolto il ricorso proposto dall’Avv. Francesco Pitaro nell’interesse di Arci Catanzaro contro il Comune di Catanzaro con riferimento al bando diretto a finanziare progetti per la realizzazione di punti di facilitazione digitale. L’Arci Catanzaro con il ricorso proposto dinanzi il Tar ha chiesto l’annullamento della graduatoria nella parte in cui nella stessa sono stati ammessi ben due progetti (per 90 mila euro) della Aps Digital@b Mia di Enrico Mazza e non è stata collocata in posizione utile l’Arci.

A sostegno della richiesta di esclusione della Digital@bMia nel ricorso l’Avv. Francesco Pitaro ha sostenuto come il legale rappresentante della detta Associazione è Enrico Mazza che è anche consulente del Comune di Catanzaro. Pertanto, nel ricorso si è evidenziato il macroscopico conflitto di interessi tra Mazza pubblico (consulente del Comune di Catanzaro) e Mazza titolare dell’Associazione a cui il Comune di Catanzaro ha attribuito il finanziamento di ben due progetti. Nel ricorso si è evidenziato che l’esistenza del conflitto di interesse è comprovato dal sito internet del Comune di Catanzaro in cui il Sindaco Fiorita presenta Enrico Mazza come proprio consulente, dalle locandine elaborate dal Comune di Catanzaro in cui si è dato atto della presenza agli incontri organizzati dal Comune di Catanzaro di Mazza come consulente del Comune di Catanzaro e dalle stesse dimissioni rassegnate dal Mazza dall’incarico di consulente. Nella sentenza di accoglimento il Tar Catanzaro si legge che “Ad un più approfondito esame, gli atti e le allegazioni di causa disvelano una situazione quantomeno di ‘opacità comportamentale’ sia dal lato dell’Avv. Enrico Mazza, rappresentante legale della citata Aps Digital@Bmia, sia dal lato del Comune …Ma ciò che ancor di più non persuade è che il Comune di Catanzaro, pur essendo certamente a conoscenza della situazione, piuttosto che approfondire la questione con le opportune verifiche, al fine di escludere le ragioni di una mancata partecipazione da parte di Mazz alla procedura per cui è causa, piuttosto che perseguire la strada chiarificatrice del pregresso rapporto con il presunto consulente, - anche nell’interesse della correttezza e trasparenza nei confronti degli altri concorrenti in gara – si sia affrettato a modificare le più volte menzionate locandine precedentemente pubblicate e diffuse. Quel che rileva, dunque, è che la stazione appaltante non abbia, nel corso del procedimento, operato delle valutazioni approfondite per appurare o, ex adverso, per escludere che ricorresse una effettiva e concreta situazione di incompatibilità che ove ritenuta esistente, avrebbe dovuto portare all’astensione (se di iniziativa dell’interessato) oppure all’esclusione (da parte della stazione appaltante) dalla partecipazione alla competizione dell’APS di cui il Mazza è rappresentante”.

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In conclusione il Tar (Presidente Pennetti, Estensore Saracino) ha accolto il ricorso annullando, per come richiesto dall’Avv. Francesco Pitaro, la graduatoria in parte qua e dichiarato inefficaci i contratti eventualmente stipulati tra il Comune di Catanzaro e l’Associazione di Mazza.

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 “Si dichiara piena soddisfazione per l’accoglimento del ricorso e ciò in quanto erano e sono evidenti i profili da cui cogliersi il conflitto di interessi che avrebbero dovuto impedire sin dall’inizio all’Associazione del consulente del Comune di Catanzaro di partecipare al bando e al Comune di Catanzaro di elaborare una graduatoria in cui l’Associazione del consulente è ststa collocata in posizione utile con attribuzione di ben 90 mila euro. Il conflitto di interessi è concetto giuridico/amministrativo diretto a salvaguardare la terzietà e imparzialità della pubblica amministrazione e ad evitare che la commistione pubblico/privato influenzi anche potenzialmente lo svolgimento di selezioni. Ora, a seguito della pronuncia del Tar, in cui è stata certificata l’opacità comportamentale del Comune di Catanzaro, l’Arci, che è Associazione radicata e diffusa nei territori dovrà essere correttamente inserita nella graduatoria in posizione utile e potrà svolgere il progetto di facilitazione digitale promosso con fondi Pnrr”.
LEGGI ANCHE QUI. Finanziamenti comunali e conflitto d'interessi a Catanzaro: il caso del consulente Mazza al Tar

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