Punti ristoro chiusi negli istituti superiori del cosentino. Corbelli (Diritti Civili): "Revocare quell’assurda ordinanza"

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images Punti ristoro chiusi negli istituti superiori del cosentino. Corbelli (Diritti Civili): "Revocare quell’assurda ordinanza"
Corbelli
  01 ottobre 2020 17:18

“Chiedo, rispettosamente, all’amico Presidente Iacucci cosa aspetta a revocare quell’assurda ordinanza con la quale, paventando un possibile (in realtà, assai improbabile, se non del tutto inesistente, per quanto attiene al caso specifico dei piccoli bar) rischio contagio, ha chiuso, sino alla fine di gennaio 2021, i punti ristoro negli istituti superiori di tutta la provincia (l’unica Provincia, pare, ad aver adottato un provvedimento del genere in Italia!) creando notevoli disagi a migliaia e migliaia di studenti, docenti, personale Ata e un ingente danno ai titolari di questi piccoli esercizi commerciali che sono letteralmente disperati e stremati, per i quali di fatto continua, con effetti devastanti, il lockdown!". 

E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che, dopo il suo primo intervento di una settimana fa, continua ogni giorno a ricevere il grido angosciato e la richiesta di aiuto da parte da parte di molti di questi titolari dei punti di ristoro. Corbelli annuncia che domani mattina (venerdì), alle 10, i titolari di questi piccoli bar, si ritroveranno davanti alla sede della Provincia, in Piazza XV Marzo, per una civilissima protesta, nel rigoroso rispetto delle norme anti Covid.

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“Mi hanno da poco informato di questa loro nuova, disperata iniziativa e mi hanno chiesto di partecipare, di essere presente e accanto a loro. Ci sarò. Guiderò io la civile protesta. Ogni giorno ricevo il grido di sofferenza e rabbia di questi gestori, padri e madri di famiglia, che vivono solo di questo lavoro, giustamente preoccupati e sfiniti da questa situazione. Fortemente penalizzati, come tutti, per la chiusura, a partire dal 5 marzo, delle scuole e il lockdown, adesso gli è caduta addosso quest’altra tegola, assurda, incomprensibile, che si poteva e doveva assolutamente evitare. Per questo pensavo che, dopo averli, alla Provincia, ricevuti venerdì scorso e aver dato loro delle rassicurazioni il Presidente Iacucci avrebbe subito revocato quella ordinanza. Invece è passata una settimana e i punti ristoro continuano ancora incredibilmente a rimanere chiusi, con notevoli disagi per tutto il personale del mondo della scuola ed effetti devastanti per questi poveri gestori, prosegue Corbelli. Chiedo per questo ancora una volta la immediata revoca di questo provvedimento che, lo dico con rispetto , considero assurdo, dannoso, assolutamente incomprensibile e ingiustificato! La chiusura dei punti di ristoro(i piccoli bar) all’interno delle scuole superiori, disposto dalla Provincia di Cosenza, è infatti una decisione assolutamente inspiegabile, immotivata e dannosa che serve solo non certamente come opera di prevenzione contro il Covid, ma a creare soltanto situazioni di ulteriore, grande disagio e rischio in tutti gli istituti. Per questo va subito revocata. E’ quello che chiedo al Presidente della Provincia a nome anche dei diversi titolari di questi piccoli punti di ristoro che da giorni continuano a contattarmi chiedendo l’intervento del Movimento Diritti Civili”, continua Corbelli.

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“Dopo un mese di battaglia ho fatto aprire le porte degli ospedali ai parenti dei malati non posso adesso vedere che si tengono ancora chiusi solo questi punti ristoro nelle scuole! E’ una ingiustizia e, ripeto, una cosa assurda. Mi chiedo solo, continua ancora Corbelli, chi ha avuto l’infelice idea di far chiudere questi piccoli bar, senza pensare alle conseguenze che questo avrebbe creato, a parte l’ingente danno economico per i gestori di questi punti ristoro, per studenti, docenti e personale Ata, che vengono di fatto privati della possibilità di poter, nell’arco della intera giornata scolastica, prendere qualcosa al bar. Cosa devono fare , farsi portare la colazione da casa o devono farsela portare fuori dalla scuola da qualche parente o amico? Chiedo: si può arrivare a tanto? E’ incredibile! Mentre in Italia di fatto è stato riaperto tutto quello che c’era da aprire (dalle discoteche alle spiagge, dagli stadi ai trasporti, da bar, ristoranti, panicoteche.. ai cinema, alla movida) e le regole anti Covid vengono, in tanti casi, basta vedere i continui assembramenti, purtroppo calpestate, si vanno poi a chiudere proprio i piccoli, sicuri bar delle scuole che di fatto sono una garanzia assoluta e facilmente verificabile del rispetto rigoroso delle regole contro l’epidemia. Ecco perché giudico questo provvedimento insensato e chiedo al Presidente Iacucci di revocarlo immediatamente. Spero lo faccia in queste ore per scongiurare così la protesta di domani mattina”, conclude. 

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