di GABRIELE RUBINO
L’Asp di Catanzaro ha riammesso in servizio uno dei dipendenti convolti nell’inchiesta Quinta Bolgia. Si tratta di Francesco Serapide che, per l’azienda, può riprendere il suo posto nel dipartimento di Prevenzione.
La decisione dell’Asp catanzarese è stata assunta con la delibera 890 del 13 agosto firmata dal dg facente funzioni (che fra una decina di giorni cesserà dall'incarico dopo le annunciate dimissioni). L'atto arriva dopo la disposizione del 7 agosto scorso (leggi qui i dettagli), richiesta dalla stessa Procura e assunta dal gip Barbara Saccà, di revocare la misura cautelare della sospensione dal pubblico servizio nei confronti di Serapide.
Coinvolto nel filone di indagine che riguardava il servizio a chiamata delle autombulanze private “utilizzabili” dall’azienda sanitaria provinciale, per Serapide, in un primo momento, era scattata pure la misura dei domiciliari, poi revocata.
L’Asp aveva sospeso il dipendente il 14 novembre dell'anno scorso, un paio di giorni dopo la notizia dell’operazione condotta dalla Dda.
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