Un festival non è semplicemente un lista di nomi che si esibiscono, ma è una vera e propria operazione di marketing territoriale ideato e messo in atto per creare le giuste condizioni per rendere un territorio il più possibile appetibile, sia per i turisti che per le imprese. Con questo obiettivo è stato ideato Radicamenti che negli anni si è contraddistinto per qualità della musica, promozione della cultura e dell’immagine della città di Mendicino. Radicamenti è festival vincitore del bando regionale 2017-19, un bando triennale di cui si presenta l’ultima annualità.
Oggi la conferenza stampa di chiusura dell’evento, alla quale hanno preso parte il sindaco di Mendicino Antonio Palermo e il direttore artistico Checco Pallone.
«Radicamenti – ha dichiarato il direttore artistico – è un festival cresciuto nel tempo, che si è contraddistinto per qualità della musica e per aver rispettato pienamente il suo scopo. Una tradizione resta e vive quando si mette a confronto con altre culture ed è quello che con sacrifico e passione abbiamo fatto in questi tre anni».
Soddisfazione ha espresso il primo cittadino di Mendicino, nonostante qualche rammarico per l’incertezza sulle prossime edizioni. «La conferenza stampa di oggi – ha detto Antonio Palermo – è stata l’occasione per ricordare ancora una volta la mission alla base di Radicamenti, ossia il far crescere il senso di appartenenza dei cittadini alla propria comunità mendicinese, calabrese e meridionale più in generale, l’alimentare una riflessione critica e un desiderio di riscatto del Sud rispetto ai tanti luoghi comuni di cui spesso è oggetto partendo dalle verità storica e dalle nostre positività, l’aumentare la visibilità e la riconoscibilità del nostro territorio a livello regionale ed extra regionale sulla base delle nostre radici culturali, lo sviluppare percorsi di contaminazioni tra culture del mondo molto diverse e, infine, non meno importante, l’ottenere ricadute economiche molto positive per la nostra Città, in particolare per il Centro Storico».
Infine, ricordando che questo era l’ultimo anno del cospicuo finanziamento triennale che la Regione ha concesso, il sindaco ricordando qualche ingiusta critica rivolte al festival in questi anni ad opera di chi invece a suo avviso doveva promuoverlo e i silenzi di chi avrebbe dovuto difenderlo, ha affermando: “quando occorre far crescere la propria comunità, tutti, dalle Istituzioni alle classi dirigenti, dai commercianti alle associazioni e ai cittadini, hanno il dovere di remare uniti nella stessa direzione e ciò, con rammarico, costato che non è sempre avvenuto in questi anni a Mendicino, nonostante l’enorme qualità del nostro festival, ampiamente riconosciuta anche molto lontano dai nostri confini comunali, e il boom di partecipazione che ha fatto registrare. Concludo dicendo che una nuova edizione di Radicamenti, quindi, ci sarà, come mi auguro, solo se tutti gli attori sociali della nostra Città dimostreranno con i propri atteggiamenti pubblici e privati di volerla davvero. E qualora ciò non dovesse avvenire, proporrò, sulla base della nostra visione che oggi ho ricordato, a tutti gli organizzatori dei tanti festival presenti ogni estate nel nostro comprensorio di unire le forze e realizzare un nuovo evento culturale unitario e itinerante che abbia un rilievo di attrattività non più locale ma nazionale come molti da anni immaginano che si possa realizzare».
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