Spaccio di droga e riciclaggio di denaro. Le due operazioni di oggi dei carabinieri di Reggio Calabria hanno svelato due presunte trame criminali che si intrecciano: quella dedicata agli stupefacenti e un’altra che mira a ripulire i soldi attraverso le banche.
Nella prima, denominata “Random”, gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, produzione traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, tentata estorsione, lesioni personali, riciclaggio, detenzione illegale di arma comune da sparo, mutilazione fraudolenta della propria persona.
Il provvedimento cautelare scaturisce dagli esiti di un’attività di indagine condotta dalla Stazione Carabinieri di Reggio Calabria-Rione Modena e coordinata dal Sostituto Procuratore Gianluca Gelso, che ha permesso di accertare l’operatività di un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, eroina e cocaina, talora anche per ingenti quantitativi, approvvigionata nella provincia di Reggio Calabria (in particolare, Sinopoli e Sant’Eufemia d’Aspromonte) e destinata alla commercializzazione nel capoluogo reggino.
In particolare, le investigazioni avviate dai Carabinieri a seguito dell’arresto in flagranza di Lonano Francesco, risalente all’aprile 2017, hanno permesso di accertare come gli indagati, al fine di organizzare in maniera più strutturata e sistematica lo spaccio di stupefacenti nel capoluogo, avessero individuato – in via 2 Settembre, quindi prossimo sia alla movida notturna, sia a diversi istituti scolastici – un locale nel centro di Reggio Calabria da ristrutturare e adibire a sala giochi e circolo ricreativo (con insegna “Random”) in cui concentrare l’illecita attività di spaccio.
L’altra operazione, dal nome “Fullones”, condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Reggio Calabria – Principale e coordinata dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Procuratore Nunzio De Salvo, che ha avuto inizio nel luglio 2017, allorquando si decise di approfondire in maniera omogenea ed unitaria decine di denunce che pervenivano da numerosi comandi dell’Arma dislocati sull’intero territorio nazionale.
Tale esame preliminare ha consentito di accertare che tutte le denunce presentate erano caratterizzate dalla medesima condotta delittuosa: le vittime affermavano sempre di essere state tratte in inganno da mail, pervenute sui propri account di posta elettronica con loghi contraffatti di vari istituti di credito, che le invitavano ad inserire i dati riservati per l’accesso ai propri conti correnti in maschere del tutto similari a quelle realmente in uso alle pagine home banking dei loro istituti di credito (cd. phishing).
(arresti domiciliari)
Operazione “Fullones”, gli arrestati:
ed.cor.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736