"Per le assunzioni a tempo determinato e sostituzione di personale mancante, in presenza di graduatorie attive, le Aziende Sanitarie hanno l’obbligo di scorrere tali graduatorie. Con l’ordinanza n. 25986/2000 del 16/11/2020 la Sezione Lavoro della Suprema Corte di Cassazione si è pronunciata sulla modalità di reclutamento a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione; in seguito c’è stata la circolare esplicativa sull’utilizzo delle graduatorie da parte del Dipartimento Salute della Regione Calabria. Nonostante ciò, si utilizzano gli avvisi covid a tempo determinato per il reclutamento di personale invece di utilizzare la graduatoria a tempo indeterminato degli idonei scaturita da concorso pubblico. Quello che noi denunciamo sono gli avvisi per operatore socio-sanitario di Asp Cosenza e Asp Crotone. L’Asp di Cosenza ha reclutato recentemente 7 OSS dalla propria graduatoria covid chiamando prima per telefono e chiedendo la propria disponibilità immediata per l’assunzione a tempo determinato per un tempo indefinito anche di 12 mesi".
A scriverlo in una nota è Roberto Laudini per il Si Cobas Calabria.
"Ora noi ci chiedono come - scrive - in una regione che ancora è commissariata a livello sanitario, si possa permettere un ABUSO COSÌ EVIDENTE dei soldi pubblici. C'è una graduatoria OSS dell'Annunziata di Cosenza con 150 persone che attendono ancora un posto di lavoro a tempo determinato o indeterminato che sia e l’Asp di Cosenza nonostante la circolare, nonostante la sentenza della Cassazione continua imperterrita a violare le direttive e la legge".
Pertanto il Si Cobas Calabria ha diffidato il Commissario Graziano "affinché si ripristini la legalità all’interno dell’ASP di Cosenza e su tutto il territorio calabrese", chiedendo, inoltre al presidente Occhiuto "di vigilare ed intervenire immediatamente su questi abusi, ribadiamo che la Calabria ha bisogno di stabilità non di precariato utile solo a portare voti e soldi nelle tasche delle persone sbagliate".
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