"Prima delle elezioni regionali di aprile, vogliamo esprimere con forza il nostro invito trasversale alle forze politiche su alcuni punti chiari, chiedendo e auspicando liste pulite e trasparenti, programmi concreti, nessuna strumentalizzazione religiosa e di simboli sacri". E' quanto si legge in una nota diramata dall'Azione Cattolica della diocesi di Cassano allo Ionio guidata da monsignor Francesco Savino.
"È evidente - prosegue la nota - la necessità di presentare volti, professionalità competenti, meritevoli, figure pulite, le migliori individualità che non siano strette in ingranaggi particolari che possano sfuggire, anche se momentaneamente, alla giustizia e alla verità e che incoraggino, con il loro operato, lo sviluppo integrale di persone e territori. Programmare con chiarezza e concretezza indicando il punto di partenza, il percorso da seguire, gli strumenti da utilizzare per giungere agli obiettivi dichiarati in modo da evitare di proporre sogni irraggiungibili e scollegati dalla vita reale dei calabresi e che, perciò, tengano seriamente in conto di quelle improcrastinabili urgenze del nostro territorio. L'Azione Cattolica non si stancherà mai di sottolineare l'importanza della testimonianza evangelica nella propria vita e nella politica, non con ostentazioni, ma con azioni doverose e silenziose rivolte a tutti gli uomini, di ogni religione, di ogni appartenenza culturale, delle diverse estrazioni sociali e identità sessuali. Il grande rischio è la conversione opportunistica dell'ispirazione in 'aspirazione' cattolica che guarda unicamente al voto degli elettori cattolici. Papa Francesco, nell'Enciclica "Fratelli tutti", invita tutti ad una politica migliore che realizzi davvero il bene comune. La politica deve, pertanto, adoperarsi per creare benessere, senza tralasciare i problemi, le sofferenze esistenziali, portando ognuno a essere "prossimo" dell'altro Perciò, oltre a esortare tutti coloro che, in prima linea, alla politica regionale calabrese in maniera istituzionale, l'Azione Cattolica di Cassano all'Jonio desidera accendere - continua la nota - anche una piccola luce nelle coscienze degli elettori calabresi perché tutti, indistintamente, ci facciamo invadere dal senso della corresponsabilità che non demanda, ma partecipa e osserva, che non si inchina, ma chiede per diritto".
"Una corresponsabilità - conclude la nota - che fa di ogni cittadino il complice delle disfatte e/o delle costruzioni sociali, una corresponsabilità che vuole una stagione nuova in cui è estremamente indispensabile il cambiamento culturale senza il quale nessun commissariamento, nessuna politica dell'alternanza potrà mai essere e fare abbastanza".
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