C'era Tajani, c'era Santelli ma forse la curiosità principale alla presentazione della candidatura di Domenico Tallini era per la presenza di Sergio Abramo. Formalmente di Forza Italia, il sindaco di Catanzaro, sia nella fase delle selezione del candidato governatore del centrodestra e sia dopo, è stato dato vicino alla Lega. Nell'incontro, a tinte azzurre di oggi, si è presentato commentando così con i giornalisti prima dell'evento nella Sala delle Culture del Palazzo della Provincia: "Io sono sempre stato posizionato nel centrodestra. Dal 1997 non mi sono mai allontanato. Anzi, ieri dovevo partecipare anche alla riunione di Fratelli d'Italia (LEGGI QUI, ndr), ma avevo un'altra riunione importante sul personale per il Comune. Parteciperò a tutti gli incontri del centrodestra. Di tutti i partiti", ha spiegato Abramo.
"Oggi -ha proseguito-, c'è il vicepresidente di Forza Italia Tajani, Santelli che rappresenta la coalizione, quindi è doveroso da parte mia come sindaco, presidente della Provincia del centrodestra partecipare a questa riunione. E' importante spiegare cosa vogliamo fare. Siamo in vantaggio, vinceremo sicuramente le elezioni però un momento dopo dovremo governare. Molti parlano di programma senza tener conto però che ci sono molte esigenze prioritarie. Prima bisogna normalizzarla questa Regione. Se non riesci a risolvere il problema dei rifiuti è difficile parlare di un programma di sviluppo".
Sul regionalismo differenziato ha detto: "E' una grande opportunità. Va resettato, se si parte da zero la Calabria e il Sud in generale recupererebbe 62 miliardi se si resettasse tutto quanto. La sfida la accettiamo ma a certe condizioni. Devi essere dentro, attore principale non passivo. Il Nord è stanco, e non hanno tutti i torti, perché abbiamo dissipato un patrimonio enorme di fondi. Io ero giovane imprenditore; nell'84 si parlava di disoccupazione, si parlava di sviluppo, di infrastrutture e dopo trenta anni continuiamo a parlare sempre delle stesse cose vuole dire che quello che abbiamo utilizzato non l'abbiamo saputo spendere. La disoccupazione è rimasta la stessa in termini percentuali, anzi qualche punto in più, a livello di infrastrutture, anche se le abbiamo fatte, non è servito a niente e ci troviamo con 300 mila disoccupati. Questo è il risultato finale: abbiamo speso male. Non dobbiamo dare torto alle regioni del Nord che vorrebbero un riequilibrio delle risorse e che il Sud si riprendesse. La politica al Sud si deve rimboccare le maniche governando gli enti in maniera completamente diversa", ha aggiunto.
Vicino ad Abramo c'era Domenico Tallini che sui dissidi ha detto: "Oggi ci sarà anche il sindaco Abramo, al di là delle schermaglie che in campagna elettorale ci possono stare".
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