REGIONALI. Campagna elettorale fra promesse, veleni e indifferenza. Mancano le certezze sul futuro della Calabria

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images REGIONALI. Campagna elettorale fra promesse, veleni e indifferenza. Mancano le certezze sul futuro della Calabria

  11 gennaio 2020 07:11

di ENZO COSENTINO

Campagna elettorale senza anima. Ma con tanti fuochi pirotecnici e tante parole al vento.
Son preoccupati tutti i concorrenti: l’ombra scura del “partito del non voto” è il loro vero avversario. Difficile sdradicarlo dalla convinzione che nel futuro della Calabria, politicamente (perché tutti fanno politica, anche se taluni son portati a dire il contrario), non c’è futuro. Se questa sensazione dovesse risultare fondata, allora ai giovani non resterebbe altra strada che quella dell’emigrazione. E la parola “lavoro” destinata a restare soltanto un artificio da maghi per incantare.
I veri agenti del cambiamento sono soltanto loro: i calabresi che votano, se il 26 gennaio prossimo daranno il loro voto in piena coscienza.

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Chi farà razzia di consensi? Quella in atto – la campagna elettorale – è soltanto una sfida dialettica fra gli schieramenti e l’eco della parole che arriva dalle piazze o dalle sale quasi sempre gremite dagli addetti ai lavori, da curiosi, da collezionisti di “santini elettorali”, se le porta via, come già affermato, il vento.
Nel cuore e nella mente ( e sul libro mastro nelle famiglie) restano, invece, i problemi della quotidianità che annichiliscono chi ha bisogno di sicurezza, di sanità, di legalità, di onestà, di giustizia possibilmente giusta più che elettrica, di certezze.

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Avere un futuro in Calabria è forse ancora possibile. Che chi si propone per governarla sia all’altezza (e non il minore dei mali), è una speranza. Che il 26 gennaio ad urne chiuse sulla Calabria vi possa essere un cielo stellato, è un augurio!

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