"Ho ricevuto nella giornata di ieri la comunicazione dell'esclusione dalle liste del centrosinistra per le prossime elezioni regionali. Ho avuto il tempo per riflettere e meditare su quanto accaduto e per formulare un mio pensiero su una vicenda che mi coglie di sorpresa e, senza dubbio, sorprende migliaia di persone che da anni condividono con me un percorso politico mirato esclusivamente alla crescita della Calabria". E' quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale uscente del centrosinistra Francesco D'Agostino. "Prendo atto della scelta fatta da Pippo Callipo - prosegue D'Agostino - ma non la condivido affatto. Non condivido il metodo utilizzato per escludermi e non comprendo le ragioni di fondo che hanno portato alla mia estromissione dal progetto del centrosinistra per il futuro. Ma, lo ripeto ancora, non mi straccio le vesti e non porto rancore. Non vivo di politica o di potere. Vivo di lavoro e sacrificio quotidiano all'interno della mia azienda insieme ai miei collaboratori. Certo, dispiace per quanto successo. Tuttavia, proprio adesso ritengo doveroso ringraziare quanti in questi anni hanno incrociato il mio cammino e mi hanno sostenuto nelle scelte e nelle battaglie per il territorio. La storia non finisce qui".
"Grazie al Movimento 'A Testa Alta' - prosegue D'Agostino - e alle donne e agli uomini che quotidianamente hanno messo a disposizione competenze ed energie per questo laboratorio politico. Rimane da fare solo un'ultima considerazione. La storia dirà se davvero la pulizia delle liste del centrosinistra dipendeva anche dal mio nome. O dirà, come temo, che quanto accaduto in queste ore è solo il trionfo di qualche componente dell'entourage di Callipo che ne ha condizionato pesantemente le scelte. Costoro hanno trovato sostegno determinante nell'accondiscendenza cinica di quanti avevano il dovere e il potere di impedire che chicchessia, a partire da Callipo, si elevasse al di sopra delle prerogative esclusive della magistratura, delle garanzie costituzionali e degli stessi 'codici etici' che i partiti si sono dati. Il fine di qualche voto o di qualche eletto di partito in più può forse giustificare un procedere siffatto?". "Dispiace, infine - conclude Francesco D'Agostino - che in tal modo si ottiene solo di alzare un polverone ed una confusione che indeboliscono oggettivamente il fronte e l'impegno su questioni davvero vitali per il futuro della Calabria quali la lotta alla mafia e l'affermazione piena della legalità".
A fianco di D'Agostino si è schierato pure il sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino. Il primo cittadino ha espresso, in una nota, il "proprio personale rammarico e dispiacere per la notizia dell'estromissione di Francesco D'Agostino dalla lista dei candidati per il rinnovo del Consiglio regionale". Secondo Cosentino, "l'esclusione di D'Agostino dalle liste che sosterranno Callipo nell'imminente tornata elettorale è un errore e costituisce un comportamento illogico, tanto nel metodo scelto che nel merito della stessa decisione. Un percorso di rinnovamento e di crescita non può giustificare decisioni immotivate e discriminatorie nei confronti di chi, da oltre venti anni, opera nelle istituzioni con grande impegno e spirito di sacrificio. Nessun candidato o partito politico può ergersi a giudice unico dei comportamenti di un politico che ha già ampiamente dimostrato, e lo testimoniano sentenze già passate in giudicato, di essere molto al di sopra di sospetti ed illazioni. Un uomo politico che esce completamente pulito da una bufera giudiziaria e mediatica senza precedenti non può essere estromesso all'ultimo momento, senza spiegazioni plausibili, in nome di un fantomatico rinnovamento. D'Agostino ha sempre avuto a cuore le sorti della Calabria, con un occhio di riguardo al suo territorio di riferimento, ed in particolare la nostra comunità cittanovese per la quale ha sempre costituito un sicuro punto di riferimento, ed ha maturato una significativa esperienza nella Provincia prima e nel Consiglio regionale in questi ultimi cinque anni. Forse la sua colpa è quella di aver lavorato in silenzio per individuare soluzioni che possano dare risposte certe ai calabresi su temi di rilevanza fondamentale". "Se il rinnovamento della Calabria parte con questi presupposti - conclude il sindaco di Cittanova - esprimiamo forte preoccupazione".
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