Regionali. Il centrodestra presenta Jole Santelli: "La mia candidatura voluta dal fato"

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images Regionali. Il centrodestra presenta Jole Santelli: "La mia candidatura voluta dal fato"
Franco Talarico, Cristian Invernizzi, Jol Santelli e Wanda Ferro

La candidata alla Presidenza di Forza Italia si è presentata alla stampa con gli alleati: Lega, FdI e Udc. Su Occhiuto:"I nomi noi li condividiamo". Ancora il programma è da definire così come le liste

  23 dicembre 2019 13:13

Il centrodestra serra i ranghi e si prepara alla cavalcata verso il voto del 26 gennaio. Oggi la coalizione ha presentato la candidata alla presidenza Jole Santelli. La deputata di Forza Italia ha confessato: "La mia candidatura è per Fato: non ho fatto nulla per averla". Precisato questo e pungendo quei politici per cui "la candidatura alla Presidenza è un punto d'arrivo".
 
Non per Santelli evidentemente che ha voluto ribadire il concetto di squadra. Inevitabilmente ha aleggiato la frattura con Mario Occhiuto (l'originario candidato di Forza Italia, ma bocciato dalla Lega). Prima di iniziare la conferenza stampa ai giornalisti ha detto: "Ho visto un altro Mario in quest'ultimo periodo. Chi premiare lo decideranno i calabresi". E ancora davanti agli alleati: "Non caschiamo alle provocazioni, noi parliamo ai calabresi non ai politici". Più avanti Santelli ha spiegato che non c'è stato nessun segreto. L'evolzione è stata questa: Mario Occhiuto era la prima indicazione. Dopo il veto della Lega, spettando la scelta calabrese a Forza Italia, il partito in Calabria è lei: la coordinatrice regionale. "I partiti hanno delle regole", ha aggiunto infatti Santelli. Nella sala dell'hotel a Feroleto Antico, c'erano gli esponenti dei quattro partiti principali: Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Udc. Avvistato Pino Gentile, assieme ai consiglieri regionali del centrodestra e alla delegazione dei parlamentari. Venti di pace sarebbero arrivati anche da Sergio Abramo. 
 
 
 
PROGRAMMA ANCORA DA DEFINIRE E IL PUNTO SULLE LISTE- Sul programma Santelli ha detto che ancora non c'è perché "ci stiamo confrontando con gli alleati". Le liste dovrebbero essere non meno di sei: quelle dei partiti ufficiali, due civiche, fra cui l'ultima dell'ex candidato Giuseppe Nucera. L'ex Confindustria di Reggio Calabria ha preferito il passo di lato ed agganciarsi alla carovana del centrodestra piuttosto che la corsa solitaria. La candidata ha aggiunto:"Sogno una Calabria diversa e migliore. Devo guardare mio nipote che deve avere la possibilità di scegliere (facendo un riferimento familiare voluto,ndr). Dobbiamo lavorare per fare in modo che la Regione riacquisti la normalità".
 
Dopodiché ha dato alcune indicazioni sugli spin della prossima campagna elettorale: "Non voglio sentire parlare di speranza. È un termine che mi sa di disperazione. E nemmeno di legalità che è un presupposto. La parola chiave per me è identità. I miracoli non esistono c'è il lavoro e il tempo. Se cerchi Calabria su Google - ha proseguito- 8 volte su 10 è negativo. Dobbiamo migliorare la reputazione". Infine una parola sull'approccio che avrà in caso di successo: "La Regione ha la programmazione non la gestione del potere. Il 98 per cento del bilancio è con spesa fisse, dobbiamo liberare più risorse". 
 
Al tavolo c'erano gli altri tre alleati. Il commissario della Lega, Cristian Invernizzi, quello di FdI, Wanda Ferro e il segretario dell'Udc Franco Talarico.

Invernizzi: "Puntiamo ad essere forza di governo. Un terra che possa essere guidata per diventare una regione normale. Una regione che punti allo sviluppo e a tutte quelle tematiche che presto sveleremo. I nostri candidati batteranno centimetro per centimetro il territorio". Poi la presa di distanze sull'ultima uscita del fondatore Umberto Bossi che aveva fatto una battuta "infelice" sul Sud. "E' evidente che la Lega è cambiata. Quelle parole di Bossi non sono condivisibili. La linea la detta Matteo Salvini, non altri".

Wanda Ferro: "Auspicavamo un centrodestra unito e che non ha paura degli inciuci dell'ultimo minuto. Ai partiti si guarda con rispetto. Questa è una giornata importante perché si chiude una pagina lunga, troppo lunga a guida Pd ed Oliverio". Per Ferro la priorità dei primi cento giorni di governo deve essere una profonda riorganizzazione della macchina burocratica della Cittadella.  Il giro lo ha chiuso Franco Talarico (Udc): "Abbiamo scelto la migliore energia. Mi ha colpito la parola squadra. Ho sempre assisto ad un uomo solo al comando".  (g.r.)

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