Regionali, il PD cederebbe la candidatura a presidente ai 5Stelle. In pole Nicola Morra

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Nicola Morra

pezzo politico

  05 settembre 2019 17:59

di ENZO COSENTINO

Monta sul tuo “fuoristrada mentale” e via al safari nel deserto della politica calabrese. Al momento il vento alza polvere. Non mancano i miraggi. Attenti a chi offre acqua: potrebbe essere quella inquinata da bugie, false promesse di futuro migliore per la Calabria. Ai calabresi che saranno chiamati alle urne per il voto delle “regionali” occorre tantissimo discernimento nell’esercizio di questo diritto. Deve essere ridotta al minimo la probabilità di errore. Un autunno politicamente infuocato, quindi, all’insegna di una campagna elettorale prevedibilmente astiosa fra i contendenti alla vittoria finale, che sarà, comunque, incerta sino all’ultimo. In palio ci sono le comode poltrone di Palazzo Campanella (Sede del Consiglio)e quelle ancor più comode della “Cittadella”.

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Andranno uniti alle regionali Pd e Cinquestelle? Potrebbe sembrare una domanda retorica ma è la domanda che si sono posti autorevoli esponenti sia di una che dell’altra forza, oggi avvinti in un abbraccio che dovrebbe essere salvifico. E dalle prese di posizione diversificate nell’una e nell’altra componente l'eventualità politica sarà argomento di confronto. Il primo nodo da sciogliere nella probabile trattativa quello del candidato presidente della regione. Apparentemente sembra che sia Pd, sia 5Stelle la soluzione l’avrebbero trovata già lontani comunque dalla Calabria. Su quali linee di tendenza? Il Pd che ha più di un problema su questo versante sarebbe stato morbido dinanzi ad una richiesta stellata di indicare il candidato. Chi? Il senatore Nicola Morra è in testa e questo potrebbe anche spiegare in parte il fatto che non sia stato chiamato a far parte della delegazione governativa 5Stelle. E sul nome di Morra nell’ambito della preannunciata coalizione targata centrosinistra potrebbe esservi anche una convergenza del movimentismo che si richiama alle posizione antitetiche al centrodestra. Sempre stazionario nel Pd il braccio di ferro Partito- Oliverio. Molto dipenderà dall’esito di alcune vicende del governatore delle quali si attendono le conclusioni ma anche da quelle che sono le intenzioni di Renzi per la Calabria. E nel valzer delle voci in libertà rimbalza quella secondo cui a breve un gruppo calabrese vicino alle posizioni dell’ex Pd Calenda potrebbe sollecitare un incontro fra il dissidente e Oliverio. Smentite in arrivo! Altra voce “cattiva” che il Pd dice no ad Oliverio ma non ha ancora pronta l’alternativa che ricompatti il Partito calabrese. E ancora: inutile cercarla dal momento che ci sarebbe l’accordo nel centrosinistra per il senatore Morra.

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