Regionali. Maurizio Talarico si "cala" nel ruolo di candidato del Pd (ancora in dubbio). Adesso lancia il suo manifesto programmatico

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images Regionali. Maurizio Talarico si "cala" nel ruolo di candidato del Pd (ancora in dubbio). Adesso lancia il suo manifesto programmatico
Maurizio Talarico
  19 novembre 2019 15:51

Il candidato in pectore per la corsa alla presidenza della Regione, Maurizio Talarico, lancia un "manifesto delle buone intenzioni" in cui traccia quella che si propone essere la linea programmatica in caso di successo per una rivoluzione politico-culturale che segni veramente una discontinuità con la vecchia politica. Talarico si sente a tutti gli effetti il candidato direttamente investito dal segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti.

 

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Il Manifesto di Talarico

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"La chiamata che è pervenuta dal mio amore per la Calabria ha avviato in me un momento di riflessione notevole, i miei neuroni calabresi hanno dato il via ad uno sfogliar di ricordi, un passaggio davanti ai miei occhi dei bisogni che la mia terra ha vissuto e vive, mi ha fatto riflettere sulle cause prime del brigantaggio politico e del banditismo sociale di cui la mia terra risulta vittima nei secoli.

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In questa attualità, nessuna formula Politica tradizionale può disegnare o far vedere futuro ai tanti giovani partiti in cerca di fortuna ed ai tanti che non vedono alternativa al PARTIRE, ai tanti bravi ed onesti imprenditori che non vedono un percorso di rinascita della nostra terra.

Ho sfilato dalla valigia dei ricordi le radici, quasi ognuna di loro mi parlava dicendomi che è giusto che io senta il dovere morale e civile di mettermi al servizio della mia terra.

La cosa che mi ha dato la carica sono le risposte di persone che ho contattato mirando ad aggregare la Politica intesa come servizio , quella fatta di persone che sui territori danno ai cittadini, ai partiti,  senza mai chiedere, quella Politica di vicinanza ai bisogni delle nostre terre e non solo, quella delle Donne che combattono quotidianamente per ottenere il cambiamento, per determinare prospettiva d’avvenire, dichiaratamente pronte a mettersi al fianco del mio/nostro progetto, Uomini pronti a mettersi in campo per ribaltare ogni previsione di futuro populista in una terra che rischia di dimenticare il suo storico ruolo passato e le sue possibilità presenti per unire e rendere coesa l’Italia, perché il Meridione è risorsa ed in tutt’uno con la Calabria costituirà la nostra più grande sfida. 

Faremo in modo, lavorando quotidianamente, insieme alle Forze Progressiste, insieme ai partiti che vorranno partecipare a questa sfida, insieme alle forze associative e del volontariato, al mondo della cultura e della ricerca, al mondo imprenditoriale, al mondo dello sport, ai giovani, che possa concretizzarsi quanto già contenuto nel programma dell’attuale  Governo diventando la sfida dell’Italia.

Sono in campo perché la Calabria non la voglio regalare a forze che nel passato l’hanno calpestata e vilipesa, né la voglio consegnare a nuovi barbari, che hanno ritrovato pensieri e proclami per la nostra terra presentandosi sui nostri litorali con il miele in bocca e il fiele nel cuore.

Un luogo comune che si è abbastanza radicato nella storiografia ufficiale vuole la Calabria produttrice più di briganti che di seta.

Io, insieme a tanti altri conterranei, nel mondo, riusciamo a dimostrare il contrario, con la nostra testimonianza reale, non fatta di proclami ma di storie personali, imprenditoriali ed umane.  

Chiameremo subito a raccolta tutti, realizzando un momento di Unità Culturale e, perché no, anche a difesa della Unità d’Italia, tenuta dai populisti come obiettivo recondito, percorreremo strade, sentieri e mulattiere, sosteremo nelle piazze dei nostri piccoli comuni, nelle aie dei borghi agricoli, parleremo con la gente dei nostri grandi centri, in un modo distinto e distante dalla solita proposta di accaparramento del consenso, ci confronteremo democraticamente.  

Chiamerò subito tutte le forze migliori ad unirsi in un’alleanza civica in un Progetto che vorrei definire da subito, una rivoluzione culturale che vuole generare la nostra Terra martoriata ed abbandonata da secoli. 

Un messaggio voglio inviarlo a tutti i movimenti civici, alle associazioni, ad ogni rappresentanza sociale, e, perché no, alle forze politiche che mi stanno sostenendo e che mi vorranno sostenere, alle forze politiche democratiche e progressiste di questa nostra stupenda nostra penisola nella penisola, che ha dato le origini al nome Italia, da questa piattaforma verso il Mediterraneo da sognare e da vivere, voglio inviarlo soprattutto a quelle forze che hanno avviato una forte campagna di onestà amministrativa e politica e vogliono realizzare la trasparenza nella vita della Pubblica Amministrazione, di fare squadra, non per portare consenso a Maurizio Talarico, ma al bisogno di rinnovamento e buon governo. 

Programmeremo ora con puntualità il percorso che ci porterà a disegnare una nuova Calabria, quella delle opportunità e della speranza, ti chiedo come chiederò alle forze che mi sostengono, da cui assumerò ogni parte programmatica ed ogni posizione politica utili e finalizzate al disegno appena espresso, di darmi carta bianca per realizzare l’opera più bella che mai ho avuto modo di sognare, una Calabria nota di colore in un passato grigio, che possa essere descritta nella storiografia prossima come una risorsa d’Europa e soprattutto leva sociale nel Mediterraneo da scoprire. Maurizio Talarico"            

 

In casa Pd comunque non si placano i mal di pancia e da quel che trapela dagli ambienti dem si dice che Zingaretti abbia avuto da ridire con il responsabile delle politiche del Mezzogiorno e con il commissario Stefano Graziano sulla gestione dell'intera vicenda con il governatore Mario Oliverio. In casa dem tuttavia sembra che oltre a quello del suo pigmalione Agazio Loiero non vi siano state ripercussioni sulla rinuncia a candidarsi di Rubettino. (encos)            

      

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