Oliverio insiste sull'appello delle sardine. "Non ho strumentalizzato. Mi si metta alla prova se non è vero". E sul commissariamento del Pd Crotone e Cosenza: "Un errore gravissimo"
11 dicembre 2019 14:51Il presidente Mario Oliverio è disposto a trattare fino all'ultimo con il Pd. Anche oggi, a margine di un evento in Cittadella, ha voluto ribadire la sua proposta a Zingaretti (che è quella lanciata dalla coordinatrice delle sardine Jasmine Cristallo) di farsi tutti da parte per candidare un giovane. "Io insisto - ha esordito-, i tempi scadono quando si presentano le liste, magari tre o quattro giorni prima. Noi non abbiamo tempi scaduti, abbiamo la necessità di guardare alla Calabria. E alla Calabria si guarda ponendo in primo luogo gli interessi della Calabria. "Io ho dichiarato che sono disponibile a fare non uno, ma due passi indietro - annuncia di nuovo il governatore-. Naturalmente sono disposto a farlo per un progetto che è proiettato sulla Calabria. Si è parlato della necessità di rinnovare, di mettere in campo una nuova generazione: bene, io ho accolto questa sfida. Si metta in campo la candidatura di un giovane amministratore, di un giovane professionista, di un giovane ricercatore che risponda a questo identikit. Costruiamo tutti intorno a questo identikit uno schieramento vasto e largo".
A chi gli faceva notare che il Pd è ormai schierato a sostegno di Pippo Callipo e che non sembrano esserci margini di trattativa, Oliverio ha risposto: "In politica quello che conta è l'obiettivo che si vuole realizzare. Mi auguro che non ci sia un muro da parte del mio partito. Il lavoro che abbiamo fatto questi anni è un buon viatico che deve essere proiettato verso il futuro. Sarebbe suicida fare passi indietro. Investire sul futuro significa investire su nuove generazioni". "Io non ho strumentalizzato le sardine, io ho raccolto un appello. Mi si metta alla prova. Io sono qui. Si accolga la proposta delle sardine. Ho accolto la proposta di Jasmine Cristallo", si schernisce il presidente.
"Nessuno può arrogarsi il diritto di censurare gli altri. Questo modo di porsi non è proprio di un profilo da leader", ha aggiunto prima di bollare i commissariamenti delle federazioni di Cosenza e Crotone come "un errore gravissimo che non rientra nel dna di una forza democratica. Se c'è un dissenso va compreso e bisogna dialogare. Attraverso l'interlocuzione bisogna risolvere i contrasti non con misure burocratiche e verticistiche. Sono membro del Pd, sono dirigente del Pd: la mia storia è nel Pd. Non ci possono essere emissari esterni che possono sfigurare questa storia. C'è un agire dettato da nervosismo".
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