"Noi ci mettiamo la faccia: dichiariamo, così, la nostra piena disponibilità a candidarci nelle liste per il rinnovo del consiglio regionale”.
07 dicembre 2019 13:30Oltre 100 sindaci e amministratori locali hanno già sottoscritto la loro disponibilità a candidarsi nelle liste per il rinnovo del Consiglio regionale, a sostegno di Mario Oliverio, candidato presidente.
"Si profila, così la formazione di almeno due liste di amministratori locali tra le cinque, annunciate già ieri dalla coalizione di centrosinistra, che saranno in campo con il Presidente della Giunta regionale uscente. " Noi ci mettiamo la faccia: dichiariamo, così, la nostra piena disponibilità a candidarci nelle liste per il rinnovo del consiglio regionale”.
E’ questa la sintesi del documento sottoscritto dai sindaci e degli amministratori locali. Coordinatore della lista dei sindaci e degli amministratori è Francesco Mauro.
“Per quanto ci riguarda, pertanto, rinnoviamo la richiesta al presidente Mario Oliverio di confermare la sua discesa in campo al fine di portare a compimento il ciclo di governo avviato. Il nostro intento, ovviamente, non è dettato dalla aspirazione ad essere eletti consiglieri regionali ma dalla volontà di supportare e sostenere, con autentico spirito di servizio, lo sforzo e l’impegno inedito che il Presidente Mario Oliverio ha profuso per affermare una forte innovazione istituzionale nella vicenda storica del regionalismo calabrese. Attraverso questa scelta - hanno affermato a conclusione del documento - intendiamo testimoniare il nostro impegno in una battaglia che riteniamo essere, prima di tutto, di civiltà democratica.”
Nel documento gli amministratori comunali "esprimono viva preoccupazione di fronte al manifestarsi di una crisi senza precedenti che investe il sistema politico calabrese. In particolare, non era mai accaduto che a pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste alle elezioni per il rinnovo della massima assise istituzionale calabrese, indistintamente, tutti gli schieramenti politici siano investiti da contrasti e diatribe che finora hanno impedito l’espressione di programmi e progetti di governo e la designazione delle candidature a consigliere regionale e alla presidenza della Giunta".
Inevitabile "che tutto ciò - spiegano - si rifletta sui livelli di tenuta democratica e depotenzi la credibilità delle diverse articolazioni e funzioni istituzionali. Il paradosso è che questa condizione si debba verificare in una congiuntura in cui si registrano enormi passi avanti nel compimento di una effettiva separazione tra il potere di programmazione e quello di gestione. In particolare, oltre al superamento del limite della sovrapposizione o della occupazione, per come avveniva nel passato, da parte della politica sulle funzioni istituzionali, è andato affermandosi, in questi ultimi cinque anni, un vero e proprio processo di riordino istituzionale, fondato principalmente sul trasferimento del potere di gestione al sistema dei Comuni e degli Enti Territoriali. Dopo mezzo secolo, per la prima volta la Regione assolve il proprio compito di programmazione e controllo e si libera dalle funzioni gestionali. Ciò ha comportato un protagonismo attivo dei comuni ed una qualificazione della spesa pubblica, caratterizzata da maggiore trasparenza, imparzialità e soprattutto da una più elevata qualità delle sue finalità. Riteniamo non ci sia alcuna enfasi nell'affermare che siamo in presenza di una svolta storica. La nostra preoccupazione, alla luce della attuale crisi della rappresentanza politica, è che la prossima legislatura regionale possa segnare un ritorno all'indietro, attraverso la riproposizione delle vecchie pratiche clientelari, di lottizzazione e polverizzazione della spesa. Non è fuori luogo, infatti, affermare che lo stesso contrasto tra alcuni settori della Maggioranza consiliare uscente, il PD e il presidente Mario Oliverio, affondi le radici proprio nella scelta di aver operato questa rottura e introdotto le conseguenti innovazioni nelle relazioni politiche ed istituzionali.Non è azzardato affermare che chi si sente orfano della vecchia Regione chiede il "passo indietro" all'attuale Presidente della Giunta regionale.
Per quanto ci riguarda, pertanto rinnoviamo la richiesta al presidente Mario Oliverio di confermare la sua discesa in campo, al fine di portare a compimento il ciclo di governo avviato".
" Noi ci mettiamo la faccia": dichiariamo, così, la nostra piena disponibilità a candidarci nelle liste per il rinnovo del consiglio regionale. Il nostro intento, ovviamente, non è dettato dalla aspirazione ad essere eletti consiglieri regionali ma dalla volontà di supportare e sostenere, con autentico spirito di servizio, lo sforzo e l'impegno inedito che il presidente Mario Oliverio ha profuso per affermare una forte innovazione istituzionale nella vicenda storica del regionalismo calabrese. Attraverso questa scelta intendiamo testimoniare il nostro impegno in una battaglia che riteniamo essere, prima di tutto, di civiltà democratica".
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