Regionali. Per la Presidenza sarà corsa a quattro (I PROFILI)

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  27 dicembre 2019 11:43

Sarà una partita a quattro. A contendersi la Presidenza della Regione saranno: Jole Santelli, Pippo Callipo, Francesco Aiello e Carlo Tansi. A livello territoriale tre sono del Cosentino, mentre Callipo è del Vibonese. La campagna elettorale durerà meno di un mese. Il voto è fissato per domenica 26 gennaio.

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Jole Santelli, candidato centrodestra

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Espressione di Forza Italia, Jole Santelli, cinquantuno anni domani, è deputata da cinque legislature e in due occasioni ha avuto incarichi di sottogoverno (dal 2001 al 2006 al Ministero della Giustizia durante il governo Berlusconi e, nel 2013, al Ministero del Lavoro durante il governo Enrico Letta). Dal 2016 è la coordinatrice in Calabria del partito del Cavaliere. Avrà il sostegno della liste “Forza Italia Berlusconi per Santelli”, “Casa delle Libertà”, “Lega Salvini Calabria”, “Fratelli d’Italia”, “Udc” e quella del presidente. Sulla candidata del centrodestra è confluita la posizione di Giuseppe Nucera. L’ex presidente degli industriali di Reggio Calabria voleva fare in proprio ma nei giorni scorsi ha preferito accodarsi a Santelli. C’è invece voluto l’intervento di Silvio Berlusconi per far desistere Mario Occhiuto dalla corsa in solitario contro l’ex amica, nonché vice-sindaco di Cosenza. Mario per mesi è stata la prima scelta di Forza Italia. Il veto della Lega è stato fermo, finché non si è trovato il “compromesso” politico sulla Santelli, che da coordinatrice rappresenta Forza Italia in Calabria. Al di là delle lettere con il Cav, la resa di Occhiuto si spiega con la difficoltà di mettere in piedi liste competitive. Questo non significa che sia tornato del tutto il sereno fra Santelli e gli Occhiuto. Il fratello Roberto ha detto: “Quanto accaduto rappresenta una ferita profonda, che non potrà essere lenita da incarichi da incarichi o ruoli di qualunque genere”.

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Pippo Callipo, candidato centrosinistra

Più o meno la stessa liturgia, il capo-partito che richiama all’unità per far desistere dalle voglie di divisioni, si è celebrata nel Pd per indurre al passo indietro il governatore uscente Mario Oliverio. L’ultimo appello di Zingaretti è stato quello che ha smosso mesi di Aventino degli oliveriani, certamente più avanti di Occhiuto nella predisposizione delle liste. Oliverio converge sul candidato ufficiale Pippo Callipo. Il re del tonno è un imprenditore ( 73 anni) di lungo corso che ha deciso di mantenere la sua attività in Calabria. Oltre ai supermercati, Callipo non è nuovo al tentativo di gettarsi nella mischia della politica. Nel 2000 guidò una lista civica che ottenne però solo il 10% contro Agazio Loiero e Giuseppe Scopelliti che poi diventerà Presidente. Callipo avrà l’appoggio del Pd ufficiale, la “sua” liste “Io resto in Calabria”, ma nelle ultime ore ci sono problemi ad assorbire tutti i pretendenti oliveriani, ribadendo che è lui ad avere l’ultima parola sui candidati e che non vuole gente con problemi giudiziari o “professionisti della politica”.

Francesco Aiello, candidato M5S

Con l’adesione postuma al progetto di Callipo da parte di Oliverio, il Movimento Cinque Stelle potrà giustificare con più impeto la sua scelta isolazionista e di purezza. Il candidato alla Presidenza è Francesco Aiello. Cinquantaquattro anni, professore di Economia dell’Unical e senza altre esperienze in politica, prima indicato a Di Maio dalla delegazione dei parlamentari grillini e poi promosso, a fatica, con il voto della piattaforma Rousseau che ha implicitamente cestinato ogni possibilità di alleanza con il Partito democratico. Sarà sostenuto dalla lista ufficiale del M5S e forse anche da una civica alle prese però con il raggiungimento del numero minimo delle firme.

Carlo Tansi, candidato civico

Carlo Tansi (57 anni) è in campagna elettorale da più tempo. Farà perno sul suo “Tesoro Calabria”. Un geologo fuori dagli schemi, è stato fino agli ultimi mesi del 2018 capo della Protezione civile Calabria. Scelto tre anni prima da Oliverio ha lasciato l’incarico in polemica con la burocrazia regionale. Qualche settimana fa ha rifiutato la proposta di convergenza con Callipo, restando di fatto l’unico candidato “civico” in corsa per la Presidenza.

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