di GABRIELE RUBINO
La designazione di Florindo Rubbettino come candidato del Pd non interessa solo Mario Oliverio, ma dovrebbe innescare il meccanismo che tira via il mantello sui nomi degli avversari. In Emilia Romagna si è già in campagna elettorale. Il voto è previsto per il 26 gennaio, la stessa, salvo colpi di scena, della Calabria. Ieri Matteo Salvini al PalaDozza di Bologna ha lanciato la sfida, con la sua Lucia Borgonzoni, per sovvertire il lungo regno del centrosinistra nella storica roccaforte rossa che invece sosterrà l’uscente Stefano Bonaccini. Quella emiliano romagnola è la “madre” di tutte le regionali per il significato che i partiti gli stanno dando in chiave nazionale. Le elezioni calabresi sembrano figlie illegittime, se è vero come è vero che Berlusconi ha designato Stefano Caldoro come candidato governatore della Campania, bocciato dalla Lega, pur se elezioni sono successive a quelle calabresi.
La decisione sul candidato del centrodestra “unito” per la Calabria, concetto su cui insiste molto Salvini, dovrebbe arrivare a giorni. Anche se l’assistente del Cavaliere, Licia Ronzulli ha parlato almeno di una settimana se non dieci giorni (LEGGI QUI). Salvo sorprese, la partita dovrebbe essere a due: gli Occhiuto o Abramo. Mario ed in subordine il fratello Roberto contro il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro. Quest’ultimo, al momento, come abbiamo detto ieri (LEGGI QUI) risulta più avanti. Non è detto che il gruppo di Cosenza, che comprende anche la coordinatrice regionale Jole Santelli, accetti di buon grado la decisione. Per questo sarà molto importante capire quale sarà la scelta di Mara Carfagna: rimanere in Forza Italia o creare un’altra creatura politica (non con Italia Viva di Renzi, non subito almeno). A quel punto potrebbe esserci un “liberi tutti” con Mario Occhiuto pronto a scendere in campo ugualmente, anche contro il centrodestra ufficiale. Per il momento sia il sindaco di Cosenza e sia quello di Catanzaro sono annunciati ad un evento organizzato dal Ppe (e quindi da Tajani) per sabato, 23 novembre, a Napoli assieme alla collega di Vibo Valentia Maria Limardo. L'iniziativa si chiama "Il Sud che vince". Un incrocio pericoloso, che probabilmente sarà evitato. Infatti c’è chi è pronto a scommettere che chi fra i due si presenterà quel giorno in Campania sarà il candidato ufficiale del centrodestra.
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