di ENZO COSENTINO
Centrodestra a carte quarantotto in Calabria. Il gioco della corda fra FI e Lega sulla candidatura di Mario Occhiuto si è interrotto. No, anzi è finito. Con il “no” deciso di Matteo Salvini, sussurrato in un orecchio a Silvio Berlusconi e poi urlato per chi non lo avesse capito attraverso un video duffuso su Facebook. Per puntare a vincere le regionali soprattutto in Calabria - sostiene il leader leghista - ci vogliono persone che non abbiano pendenze giudiziarie o avuto condanne. E’ eloquente al proposito il contenuto di un video messaggio di Matteo Salvini.
Una brutta situazione, questa in cui si è cacciato il centrodestra, forse non soltanto calabrese. FI l’ha presa male, l’impuntatura della Lega, che potrebbe essere la spinta verso una rottura. Una sciabolata alla “Zorro” sui volti dei componenti i coordinamenti nazionale e regionale del Partito azzurro. Il segno lasciato, non la cinematografica “Z”, ma altra: “S” (Salvini). Dopo questi valzer delle candele nel centrodestra che si inventeranno? FI accetterà il diktat leghista che brucia la candidatura a presidente della regione del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, che, comunque, era già in campo anche con una consistente folla di sostenitori sparsi nei tanti comitati “pro-Occhiuto” ? Poco probabile per tutta una serie di fattori (alcuni intuibili, altri destinati a restare segretati) personali e politici.
Va detto chiaramente che a spingere Salvini verso il no ad Occhiuto sono stati anche i non buoni rapporti che in Calabria vi sono stati e continueranno ad esservi fra, se non tutti, certamente diversi esponenti del suo partito e di quello azzurro. Le “punture”, ad esempio, del vice coordinatore regionale di Fi, il consigliere regionale Mimmo Tallini, sulle prese di posizione del commissario regionale leghista, Invernizzi. Rapporti diversi fra FI e Lega, rispetto a quelli che invece in Calabria i leghisti hanno con FdI.
E se FI per salvare l’unità della coalizione abbassasse il capo cambiando il candidato? Le prossime ore saranno decisive per capire se avremo in Calabria un nuovo nome (collante) di FI - in tal caso riprende corpo l’ipotesi che si decida di mandare in campo Sergio Abramo sempre seduto sulla panchina “azzurra” - o se il Partito di Berlusconi continuerà a puntare sempre su Occhiuto. In questa ultima ipotesi allora avremmo un candidato presidente espressione della Lega. Soltanto della Lega? Da che parte andrà FdI?
Che casino la politica calabrese!
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