"Avete visto sul tavolo del dibattito la grande questione calabrese. Sbaglia chi a livello nazionale non considera l'importanza di questo voto del 26 gennaio qui in Calabria" ha esordito così, questo pomeriggio, Antonio Tajani, vicepresidente nazionale di Forza Italia, a Catanzaro, in occasione dell'incontro politico organizzato da Domenico Tallini per la campagna elettorale regionale, a cui ha preso parte anche Jole Santelli. "Questo per due motivi: il primo è che sarà un segnale per il secondo governo Conte, un avviso di sfratto. Il secondo motivo - ancora più importante - è che il voto avrà una rilevanza nazionale anche perché la Calabria è la grande questione meridionale. Il nostro paese non può continuare a parlare di Meridione senza risolvere i problemi del Meridione ha detto".
"I problemi del Meridione li devono risolvere i meridionali. Non servono i regali di Roma e non servono i soldi del reddito di cittadinanza. I giovani calabresi hanno nel cuore due cose più importanti dei soldi: orgoglio e dignità. Entrambe si possono dare soltanto con il lavoro", ha detto. "I soldi dello Stato certamente vanno dati a chi è in difficoltà; ma le persone in difficoltà sono i pensionati con reddito minimo, le donne senza reddito, magari rimaste vedove, le persone disabili. Non i giovani. Ai giovani va dato il lavoro per essere protagonisti del futuro", ha continuato il leader di FI.
"Quando la percentuale di giovani che hanno perso la speranza (che non studiano e non lavorano) raggiunge percentuali altissime, vuol dire che si sta distruggendo il futuro di un territorio", ha asserito. "Quando migliaia di giovani con la laurea o con un diploma di scuola superiore non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro e sono costretti ad andare al Nord o all'estero, vuol dire che si sta uccidendo il futuro. Quando si uccide in un giovane la speranza nel futuro si commette un crimine gravissimo. I giovani calabresi di qualche anno fa sono coloro che, fuori, sono diventati i migliori medici, i migliori avvocati, i migliori militari che difendono gli interessi nazionali. E' un grande regalo che la Calabria ha fatto al paese. E il paese non può umiliare dando soldi, il paese deve mettere la Calabria e i giovani calabresi nelle condizioni di poter competere", ha concluso.
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