“5 gennaio 2020, 5 gennaio 2000, 5 gennaio 1990 e, forse, anche prima. L'immagine di Piazza Autostazione piena all'inverosimile rimbalzata sui social, ripresa dai TG e da tutti i giornali on line, è un pugno nello stomaco alla Calabria, alla dignità di nuove e vecchie generazioni, costrette ad "emigrare" perché questa terra, irresistibilmente bella, è stata divorata da una classe politica che non ha saputo offrire risposte, soluzioni, alternative” – scrive in una nota Carlo Tansi, candidato alla presidenza della Regione Calabria.
“È colpa di una politica fatta di convenienze, clientelismi e poca, pochissima, lungimiranza - continua. È una politica che ha barattato la passione, l'entusiasmo, la laboriosità di intere generazioni con la conservazione dei propri interessi, con la difesa ad oltranza dei propri, immeritati, privilegi. Ai ragazzi e alle ragazze di oggi, alle generazioni di ieri, di dieci, venti, trenta anni fa, voglio chiedere scusa. Così come voglio chiedere scusa alla mia Calabria per come è stata ridotta” - conclude.
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