«Forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale, nonché il buon andamento e il funzionamento dei servizi con grave pregiudizio dell’ordine e della sicurezza pubblica».
Lo dichiara il Presidente del Consorzio Valle Crati Maximiliano Granata.
"Questa la relazione del Ministero dell’Interno al Presidente della Repubblica che ha portato allo scioglimento del Comune di Rende. Uno scenario inquietante anche a Crotone dove secondo il pubblico ministero, in particolare - ha reso noto “Il Fatto Quotidiano” - Oliverio e Adamo avrebbero svolto un ruolo di primissimo piano attraverso “riunioni programmatiche e strategiche, volte a creare e mantenere alleanze di natura elettorale, mediante accordi sui territori con esponenti di punta di movimenti e partiti politici, con i quali concordare le modalità di rastrellamento di voti".Anche attraverso il ricorso a nomine, assunzioni clientelari, appalti da affidare a imprese che avrebbero garantito un ritorno elettorale, nonché si premurava di fornire liste di soggetti da assumere, con modalità squisitamente clientelari, a Giancarlo Devona”.
Poi afferma: "Quest’ultimo, Devona, è un esponente del Pd finito ai domiciliari con il compito di far interfacciare Sculco con Adamo. Altra scenario di illegalità è il rinvio a giudizio per tutti gli indagati dell’inchiesta denominata “Reset” che hanno scelto il rito ordinario. E’ questa la decisione pronunciata dal gup, il processo inizierà il prossimo 31 ottobre dinanzi al Tribunale di Cosenza, in composizione collegiale".
E dichara: "Mi onoro di rappresentare il Consorzio Valle Crati da 12 anni e nella mia conduzione sono sempre andato avanti scendo i principi di imparzialità, legalità, correttezza amministrativa e buon andamento nella pubblica amministrazione. Sono orgoglioso di rappresentare in questo territorio un avamposto di legalità democratica".
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