di GIORGIA RIZZO
Dal letame nascono i fior. E dal fango di una zona apparentemente anonima di Rende nasce una costruzione edilizia virtuosa come quella del Villaggio Europa. Succedeva quattro decenni fa, ed oggi gli abitati del quartiere popolare di Quattromiglia si sono incontrati per festeggiare il suo quarantesimo compleanno.
Una giornata festosa che ha voluto ripercorrere la storia di Villaggio Europa fra giochi per bambini, cucina tipica, mostre, musica non senza un velo di nostalgia. Nel pomeriggio hanno partecipato al dibattito pubblico gli architetti ideatori della progettazione Empio Malara e Valentino De Rango, Stefano Ammirato del comitato di quartiere, l'onorevole Sandro Principe, al tempo della costruzione a capo del CEEP - Comitato per l'edilizia economica popolare, il sindaco di Rende Marcello Manna e la docente di storia moderna Marta Petrusewicz.
Un ritorno alle radici, ai tempi dell'amministrazione del socialista Cecchino Principe, a quelle fondamenta gettate nel 1976, dopo la bonifica dell'area, e al successivo insediamento, tre anni dopo, dei primi residenti. Un'idea virtuosa: il quartiere popolare non in periferia ma nella città fra due strade principali come Via Rossini e Viale Marconi. Modello l'equilibrio fra uomo e natura, attraverso il giusto compromesso fra cemento e ampi spazi verdi. Una città dentro la città.
Un quartiere che cresce. Che da qualche anno si sta ripopolando di giovani, spesso figli dei più anziani genitori residenti nel villaggio. Tanti i bambini, che giocano in piazza, crescendo tra i palazzi che avrebbero tante storie da raccontare.
Eppure i quarant'anni, si sa, sono un'età di mezzo difficile. E anche il quartiere comincia a sentire ogni tanto qualche acciacco, rispetto al suo passato quando giovane (e verde) si ergeva fra le strade rendesi. Proprio quel verde è stato sostituito da qualche spazio incolto e da sterpaglie. Sarà forse la poca cura, o gli anni che avanzano.
Ancora forte rimane però un'appartenenza al quartiere, che si sta cercando di mantenere, o ricostruire, con forza, attraverso l'impegno del comitato di quartiere, promosso da dieci famiglie, le più attive. Nella loro sede, che ha preso il posto di un vecchio pub situato nella piazzetta, promuove attività ludico - culturali, incontri del gruppo di acquisto solidale e fra le più importanti iniziative può vantare la costruzione di un parco giochi per bambini totalmente autofinanziato, una ludoteca e un doposcuola popolare.
Nella convinzione che Villaggio Europa migliora solo attraverso l'azione di chi lo vive, mossa da un sentimento di appartenenza e di amore per il luogo che li ha visti crescere.
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