Di TERESA ALOI
“E’ solo un parere del Viminale. Accanto a questo, ne esistono altri a me favorevoli. Il Viminale non ha individuato l'esatto status giuridico che mi contraddistingue, cioè quello di precario di lunga durata, quasi vent'anni, e non di lavoratore a tempo determinato. Esiste un parere pro veritate del professore Falzea, ordinario di Diritto amministrativo e costituzionale dell'Università della Calabria che mi dà ragione. Di quest'ultimo ne prendiamo atto, ma ci rimettiamo con gli avvocati a quello che deciderà il Tribunale civile di Locri il 1 ottobre. Sono sereno e continuò a lavorare per il bene del paese”.
Antonio Trifoli, sindaco di Riace, risponde con cortesia e non si sottrae. Il suo mandato è a rischio dopo il parere del Ministero dell’Interno che ne decreta l'ineleggibilità in quanto dipendente a tempo determinato del Comune di Riace.
E così sembra non esserci pace per il borgo. Alla querelle dei manifesti “Riace, paese dell’accoglienza” sostituiti con quelli dedicati ai santi Cosma e Damiano, si aggiunge questo parere che potrebbe scrivere la parola fine sull’Amministrazione Trifoli. Per il Viminale, Trifoli è un dipendente del Comune di Riace a tempo determinato e questa è una delle cause di ineleggibilità prevista dal Tuel .
Per il Tuel i dipendenti di un ente locale non possono candidarsi nel Comune per cui lavorano, a meno che non vadano in aspettativa non retribuita. Facoltà riservata ai dipendenti a tempo indeterminato. Tuttavia, l’attuale sindaco di Riace aveva fatto valere la propria condizione di ex Lsu-Lpu. Ma per il ministero “posto che il signor Antonio Trifoli – si legge nella nota del Viminale – è un ex lavoratore di pubblica utilità che, a far data dal primo gennaio 2015, è stato contrattualizzato (dal Comune di Riace) con fondi a totale carico della Regione Calabria, nel caso di specie viene in considerazione la situazione di ex lavoratori socialmente utili o di pubblica utilità stabilizzati a termine e, quindi, titolari di un rapporto a tempo determinato con il Comune. Il sig. Trifoli infatti, originariamente utilizzato dal Comune di Riace come Lavoratore di pubblica utilità ai sensi della legge 196/1997 è stato poi assunto dal predetto ente con contratto a tempo determinato, con qualifica di istruttore di vigilanza cat.C, nell’ambito del processo di stabilizzazione dei lavoratori Lsu/Lpu della Regione Calabria».
Adesso la palla passa al Consiglio Comunale. Si può fare ricorso o in alternativa prendere atto dell’ineleggibilità del sindaco, dichiararne la decadenza e la conseguente caduta dell’Aamministrazione.
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