E’ un’importante e basilare battaglia culturale, motivata da una reale sostenibilità ambientale ed economica nell’interesse, soprattutto, della salute delle popolazioni, quella che sottende, con una serie di ragioni profonde, la ferma decisione dell’ARO del Pollino di ospitare un eco-distretto sul Territorio al fine di dare completezza, chiudendo il ciclo dei rifiuti, a quella raccolta differenziata che si vuole continuamente accrescere nei Comuni e che deve prepararsi anche all’emergenza che sta montando in tutta la Regione, tra le diverse province, per il conferimento dei rifiuti.
L’affermazione univoca è scaturita dall’incontro, svoltosi il pomeriggio di martedì 24 settembre, nella sala Giunta del palazzo di Città di Castrovillari, convocato dal Sindaco, Domenico Lo Polito, in seguito alla deliberazione dell’ATO di localizzare l’impianto ATO CS1 nel Comune di Morano Calabro dopo la proposta-candidatura avanzata dal primo cittadino della città del Pollino, Nicolò De Bartolo, a cui è andata pure, durante l’incontro, la solidarietà dei colleghi Sindaci ed amministratori dell’ARO per ciò che sta subendo mediaticamente, a più livelli, in seguito a tale proposta avanzata il 16 settembre scorso nell’assemblea provinciale di Ambito.
Opzione, ha comunicato pure nella riunione, che sta portando, con più momenti previsti e programmati, alla libera verifica dell’intero corpo sociale moranese, senza tralasciare partiti ed associazioni, e che possibilmente potrà confluirà anche in una consultazione popolare per raccogliere tutti i sentimenti e la scelta libera della comunità la quale sarà -ha affermato- bussola per la decisione definitiva.
Alla riunione, le diverse municipalità presenti hanno tutte espresso il loro sostegno alla candidatura di Morano prendendo anche atto della posizione contraria del Comune di Mormanno che, non essendo presente per impegni istituzionali, ha comunque espresso la sua posizione attraverso una nota scritta.
La discussione, in più modi e con diverse chiavi di lettura, ha richiamato, così, la necessità urgente di effettuare una scelta nel Territorio, da seguire, controllare e che dovrà passare, attraverso apposite procedure previste da protocolli ed organismi preposti, verifiche precise a tutela della salubrità delle aree e della salute dei residenti che hanno comunque ancora bisogno di sapere, conoscere, comprendere più chiaramente attraverso incontri che spieghino cosa è importante fare, come farlo e che ricaduta di sicurezza esiste.
Percorsi di sensibilizzazione -è stato detto- che necessitano di autorevolezze, fondamentali per apprendere le occorrenze che ci troviamo davanti e che non possono essere bypassate da persistente controinformazione. Una scommessa che ha bisogno di tutti -si è convenuto in maniera accorata- e su cui ogni amministratore ha offerto piena disponibilità.
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