Rifiuti, Guccione: "No al nuovo utilizzo della discarica Castrovillari"

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Carlo Guccione
  19 settembre 2019 14:54

 "Com'è possibile che all'interno dell'ennesima ordinanza contingibile e urgente per assicurare la corretta gestione dei rifiuti urbani venga inserita la discarica di Castrovillari, peraltro già colma, che si vorrebbe addirittura utilizzare nel breve termine, e sottoposta a un procedimento penale in corso, l'oggetto del quale concerne proprio le possibilità di ulteriore abbanco, la cui volumetria viene esplicitamente definita pari a zero dal consulente tecnico d'ufficio della Procura con conseguente procedimento penale a carico del direttore dei lavori". È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione che, sulla vicenda, ha presentato un'interrogazione al presidente della Giunta Mario Oliverio.

"Il presidente Oliverio da quando si è insediato - prosegue Guccione - ha continuato ad emanare ordinanze contingibili e urgenti in deroga alle norme vigenti per evitare l'insorgere di emergenze ambientali. Siamo arrivati alla quattordicesima ed emergono, ancora oggi, tutte le criticità che si registrano nel settore rifiuti. E oggi all'interno della nuova ordinanza viene inserita la discarica di Castrovillari, in località Campolescia, senza fare cenno al procedimento penale in corso che grava su tale discarica, atteso che gli uffici regionali ne siano stati debitamente e tempestivamente informati. Tra l'altro parliamo di una discarica già colma, ristrutturata con un finanziamento regionale di ben un milione di euro, il cui adeguamento era finalizzato alla sua definitiva tombatura, che sorge in un contesto territoriale di elevato pregio archeologico e di alta importanza economica per la presenza di importanti coltivazioni esitanti dal Distretto Agro-alimentare di Qualità (Daq) di Sibari".

"Come è possibile - chiede il consigliere regionale - poter pensare che vincoli e prescrizioni imposti dagli Uffici regionali (Nucleo Via-Vas-Ippc), pietra angolare del provvedimento di autorizzazione ai lavori cui la discarica è stata sottoposta, possano essere disattesi, oltre che dal direttore dei lavori (per come si legge nella perizia del Ctu della Procura), proprio dalla stessa Regione che li ha emanati e che di tali vincoli e prescrizioni dovrebbe essere custode e garante? Di qui la richiesta sulle iniziative che la Regione intende adottare per ripristinare il principio di legalità, sanando le tante storture tecniche denunciate alla magistratura da associazioni e comitati nazionali e locali, che in tale vicenda si sono lodevolmente impegnati e che hanno trovato puntuale riscontro nella citata perizia del CTU della magistratura, e rivalendosi, anche economicamente, su chi tali storture ha realizzato, agendo in assoluta difformità dal Progetto Definitivo approvato dagli Uffici Regionali (per come pure si legge nella perizia del CTU) e realizzando un'opera dalle caratteristiche tecniche per molti versi assolutamente inaffidabili".

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