Rifiuti, Melicchio (M5S):”Bonificare discariche chiuse. No alla riapertura”

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Cumuli rifiuti
  15 settembre 2019 12:50

"La Regione sta per riaprire diverse discariche, già sature, in Calabria, due di queste vicino Cosenza e ciò potrebbe accadere con la riunione del 16 settembre dell'Ato 1 presieduta dal sindaco di Rende Marcello Manna. Questo in virtù dell'ennesima ordinanza contingibile e urgente con cui la disastrosa amministrazione regionale guidata da Oliverio gestisce, malissimo, il ciclo dei rifiuti, con il ricorso sistematico a atti che vanno in deroga a qualsiasi normativa". Lo afferma, in una nota, il deputato del M5s, Alessandro Melicchio.

“Le discariche in questione - prosegue Melicchio - sono chiuse da tempo e colme più del necessario e avrebbero bisogno di una bonifica anziché di nuovi metri cubi di rifiuti. Ormai siamo allo sbando assoluto e l'incapacità di programmazione della Giunta targata Oliverio in tutti questi 5 anni ha reso molto probabile, per la Calabria, l'eventualità di essere sommersa dai rifiuti a brevissimo. Con questa ulteriore ordinanza si cerca di arrivare fino alle elezioni ed evitare l'accumulo di cataste di immondizia nelle strade delle nostre città, aggravando però la situazione per le popolazioni che abitano nelle vicinanze delle discariche da riaprire, per quanto riguarda l'igiene e la sanità pubblica".

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"La discarica in località Vetrano di San Giovanni in Fiore, di proprietà del Consorzio Vallecrati - sostiene il deputato del M5s - era stata chiusa definitivamente, dopo che il conferimento di rifiuti era cessato nel 2013. Colpita da una frana e mai del tutto messa in sicurezza se non attraverso una parziale impermeabilizzazione, potrebbe vedere conferiti altri 30mila metri cubi di rifiuti. Anche per la discarica di Castrolibero, chiusa dal 2010 e situata tra il Liceo Valentini e il quartiere Evergreen, che ha già serissimi problemi di inquinamento dell'acqua di falda, si parla di un ampliamento consistente. È una politica di gestione miope e folle che mi fa dire una volta di più quanto sia urgente sostituire l'intera classe politica regionale. Speriamo che i sindaci dell'Ato 1 non assecondino questo piano scellerato, nella riunione di lunedì, altrimenti si renderebbero complici di un sistema sbagliato e assurdo. Lo facciano per i propri cittadini"

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