di CARMEN MIRARCHI
"Abbiamo sempre parlato di tolleranza zero, rispetto e osservanza delle regole e quello che facciamo o diciamo non è pura accademia o discorsi teorici perché lo applichiamo".
Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, prima dell'inizio della Giornata di studio su “Atti intimidatori nei confronti degli Amministratori Locali. Strategie di prevenzione e contrasto, in un quadro di leale collaborazione interistituzionale" in merito al fatto che alcuni periti rimarcano più volte di non riuscire a portare a termine le trascrizioni di "Rinascita Scott" ma allo stesso tempo capaci di prendere nuovi incarichi.
"E' intollerabile - ha aggiunto - che dei consulenti che hanno chiesto una proroga di 24 mesi in questo processo così delicato dove ci sono migliaia e migliaia di telefonate, vadano in giro con i biglietti da visita per chiedere consulenze. E così su facebook. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è il video registrato di uno dei consulenti seduto ai tavolini del bar di fronte l'aula bunker con un soggetto ai domiciliari".
Alla domanda se il processo Rinascita Scott rischi qualcosa il procuratore è stato chiaro: "Il processo non rischia nulla. Necessitano decine di consulenti e adesso lo abbiamo ribadito al tribunale chiedendo almeno 10, 15 consulenti".
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