Rinascita Scott: la Cassazione rimette in libertà il colonnello dei carabinieri Giorgio Naselli

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Giorgio Naselli
  18 luglio 2020 08:42

di EDOARDO CORASANITI

Dopo esattamente sette mesi, finisce il periodo di restrizione di Giorgio Naselli, ufficiale dei carabinieri in servizio a Teramo, indagato nell’ambito dell’operazione “Rinascita Scott”: la Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza di custodia in relazione a tutti i fatti reati contestati e ha ordinato la cessazione di qualsiasi misura cautelare e di conseguenza l’immediata liberazione. 

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Naselli, portato nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere il 19 dicembre, era agli arresti domiciliari dal 18 gennaio, giorno in cui il Tdl di Catanzaro accoglie parzialmente il Riesame dei suoi avvocati, Giuseppe Fonte e Gennaro Lettieri. 
Appena lette motivazioni, i suoi legali non hanno esitato nel presentare ricorso in Cassazione a partire da due aspetti: l’assenza di motivazione nell’aggravante del profitto patrimoniale e dell’aggravante mafiosa ((LEGGI QUI).

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Il colonnello è accusato di violazione del segreto istruttorio, finito tra le carte della Procura per aver rilevato alcune informazioni all’avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli, anche lui coinvolto nell’operazione e trasferito nel carcere di Nuoro.

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Due capi d’accusa avvolgono la posizione di Naselli: il contenuto di alcune indagini condotte dai carabinieri di Pioltello e che sarebbero state d’interesse all’avvocato Pittelli e una pratica pendente su Rocco Delfino presso la Prefettura di Teramo e della quale Naselli si sarebbe interessato rivelando quali erano le criticità, oggetto delle verifiche in corso coperte dal segreto istruttorio.

Il primo capo d’imputazione era già stato annullato dal Tdl mentre a reggere era solo il secondo: annullato. 

Tra la decisione originaria del Tribunale della Libertà e quella di oggi, inoltre, alcune avvenimenti processuali hanno spianato la strada: l’annullamento senza rinvio della Cassazione sui reati fine (tra cui appunto la rilevazione del segreto d’ufficio commesso in concorso con Naselli) imputati a Giancarlo Pittelli e l’annullamento senza rinvio che ha interessato Rocco Delfino nello stesso reato per cui è indagato Naselli.

L'avv. Fonte all'esito della decisione della Corte ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ Termina qui la vicenda cautelare e probabilmente anche processuale del colonnello Naselli. La decisione di annullamento senza rinvio adottata dalla Suprema Corte nel caso di specie, anche in assenza di deposito della motivazione, è indicativa della insussistenza giuridica dei fatti contestati al Naselli. E' molto triste la presa d'atto che, per avere ragione sulla illegittima privazione della libertà di un uomo, si sia dovuto ricorrere alla Corte di Cassazione. La soluzione giuridica della vicenda cautelare del Naselli era, infatti, già stata dalla difesa sostenuta ed esposta nelle fasi di merito con la stessa chiarezza ma senza alcun successo. Si tratta di un fatto molto grave. L'ingiusta sottoposizione a custodia cautelare di un uomo dovrebbe essere, in uno stato di diritto, l'eccezione. Casi come quello del colonnello Naselli dovrebbero fare riflettere, non poco, la nostra giurisdizione di merito”.

 

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