Rischio dissesto Cosenza, la maggioranza respinge le accuse dei 5 Stelle

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Corte dei Conti
  19 luglio 2019 20:06

"Grazie a qualche dichiarazione stampa piena di inesattezze, ci ricordiamo che in questo territorio esistono dei parlamentari dei Cinque Stelle che dimostrano ancora una volta l'assoluta incapacità di analizzare e risolvere i problemi. A chi oggi accusa questa Amministrazione, invitiamo ad andare a leggere la deliberazione della Corte dei Conti n. 97 del 2012 che, dopo aver esaminato il conto consuntivo del 2010, di fatto decretava l'avvio delle procedure di dissesto". Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali di maggioranza Carmelo Salerno, Andrea Falbo, Luca Gervasi, Vincenzo Granata e Pierluigi Caputo. "Quindi il Comune di Cosenza - aggiungono - è in una situazione di grave squilibrio dal 2011 che sta tentando di superare attraverso il pre-dissesto che permette di pianificare il risanamento in più annualità. Bastava informarsi per verificare come il baratro finanziario di cui parlano i Cinque Stelle è quello del 2011 che questa Amministrazione sta cercando di ripianare. Appare evidente, pertanto, come la notizia di aumenti dei tributi comunali sia assolutamente priva di fondamento in quanto già dal 2011 venivano applicate le aliquote massime. Al di là di singolari interpretazioni, il dato fondamentale che emerge dalla relazione della Corte dei Conti è che a causa delle difficoltà di riscossione il Comune non è stato in grado di far fronte all'ingente mole debitoria ereditata. La Corte dei Conti regionale, che ha già bocciato nel 2013 il Piano di riequilibrio finanziario da noi presentato per ripianare il deficit e i debiti del passato, ritenendo non sanabile la disastrosa situazione da ereditata, ha ritenuto, recentemente, non conformi alle previsioni intermedie di risanamento gli ultimi bilanci approvati. A chi emette condanne con un semplice avviso di garanzia risulta difficile accettare che, come nei processi penali, anche in quelli contabili, esiste la possibilità di sovvertire decisioni assunte in primo grado".

"Siamo pertanto fiduciosi - dicono ancora i consiglieri di maggioranza - che, come avvenuto nel 2014, riusciremo a dimostrare alle Sezioni riunite gli sforzi compiuti e l'adeguatezza del piano di risanamento che approveremo con la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Dimostreremo pure come i tagli alla spesa siano reali e quantificabili nonostante gli ingenti oneri finanziari che abbiamo dovuto sopportare per liquidare i debiti pregressi. Il dato medio della spesa negli ultimi 6 anni è pari a 73,9 milioni di euro che rispetto al dato del 2012 pari a 79.7 ha determinato un risparmio a nostro avviso consistente. È importante inoltre precisare che la mole debitoria del comune di Cosenza non ha subito alcun aumento bensì una riduzione. Tutto ciò nonostante i pesanti tagli dei trasferimenti di 102 milioni di euro da parte del Governo. Le passività evidenziate dalla Corte dei conti, e che a nostro avviso erano già incluse nel piano di riequilibrio, sono nella quasi totalità riferite ad un periodo antecedente il 2011. Basta analizzare i rendiconti di bilancio per verificare come i residui passivi (ossia i debiti) siano passati da 376 milioni del 2011 a 123 del 2018. Anche parificando gli stati patrimoniali adeguando quello del 2011 ai nuovi criteri con i quali è stato redatto quello del 2018, si registra una riduzione di circa 60 milioni di euro". "Rimandiamo al mittente, dunque - concludono i consiglieri - dichiarazioni che hanno come unico scopo quello di diffondere false preoccupazioni ai cittadini che, è bene precisarlo, non subiranno alcuna conseguenza in caso di dissesto"

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