Rossano, lavorano ma non pagati: detenuti chiedono l’apertura della liquidazione giudiziale

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L'Avv. Giancarlo Pitaro
  24 luglio 2025 18:17

 Hanno lavorato per anni per la medesima ditta e, dopo aver presentato le dimissioni per giusta causa, non ricevendo i pagamenti delle retribuzioni da oltre 3 mesi, non hanno ricevuto neanche lo spettante TFR maturato.

I detenuti della Casa di Reclusioni di Rossano, difesi dall’Avv. Giancarlo Pitaro, dopo avere ottenuto i decreti ingiuntivi dal Tribunale di Castrovillari per il pagamento delle retribuzioni e del tfr, hanno depositato istanza di apertura della liquidazione giudiziale dell’ex datore di lavoro.

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“Il diritto al lavoro e il diritto alla retribuzione sono due diritti fondamentali del nostro Ordinamento e rappresentano due basilari garanzie Costituzionali tutelati dagli artt. 3, 27 e 36 della Costituzione e garantiti anche alle persone detenute e che esercitano attività lavorativa all’interno delle Case di reclusione; - utilizzare l’attività lavorativa dei detenuti senza corrispondere la spettante retribuzione costituisce una manifesta violazione di legge e un comportamento contrario a qualsiasi fondamentale principio di umanità e dignità della pena e di rieducazione”, così si legge nella nota, a firma dell’Avv. Giancarlo Pitaro, notificata al Garante Regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, con cui è stato richiesto il suo urgente intervento

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