Un primo momento di soddisfazione in riferimento alla nota vertenza della RSA “San Carlo Borromeo” di Panettieri che tanto ha dettato scalpore tra i cittadini dell’Alto Savuto, in particolare per quelli ricadenti nell’aria del Reventino - Savuto
"Al fine di salvaguardare i posti di lavoro in essere - si legge in una nota del segretario generale UIL FPL Calabria, Elio Bartoletti - la nostra organizzazione in data 13 Febbraio 2020 sollecitava l’Amministratore Unico della società aggiudicataria del contratto d’appalto della struttura e del suo conseguente contratto di locazione, a proseguire le attività della suddetta Azienda nelle more del rilascio dell’accreditamento, che non può più essere rinviato. Contestualmente sollecitavamo la riassunzione dei lavoratori che da molto tempo operavano alle dipendenze della RSA e che da un mese erano stati sospesi dall’incarico, arrecando un grosso disagio per le loro famiglie".
Una iniziativa condivisa da tutti i sindaci dell’aria del Reventino - Savuto dei Comuni di Panettieri (CS) - (Salvatore Parrotta), Bianchi (CS) - (Prof. Pasquale Taverna), Colosimi (CS) – (Giovanni Lucia), Scigliano (CS) – (Ing. Raffaele Pane), Parenti (CS) – (D.ssa Donatella Deposito), Carlopoli (CZ) – (Mario Talarico), Decollatura (CZ) – (D.ssa Angela Brigante), Soveria Mannelli (CZ) – (Dott. Leonardo Sirianni), "ai quali rivolgiamo i complimenti per la battaglia di solidarietà che hanno sostenuto. Grazie anche ad essi un primo obiettivo è stato raggiunto, infatti ci è giunta ufficialmente comunicazione che la Richiesta della Uil Fpl Calabria è stata accolta: i lavoratori sono stati riassunti e per questo manifestiamo enorme soddisfazione, inoltre, esprimiamo riconoscenza nei confronti dell’Azienda che ha dimostrato grande sensibilità sia verso la nostra richiesta, sia nei confronti dei lavoratori ed in particolare degli anziani che rischiavano di essere deportati verso altri territori, lontani dai propri affetti familiari".
"La partita non è definitivamente chiusa, ora ci si scontra con un sistema burocratico macchinoso, anzi oseremmo dire talmente farraginoso che rasenta il limite della tollerabilità. Da subito chiederemo un confronto con il Dipartimento della Salute ed alla struttura commissariale al fine di spingere ad accelerare le pratiche di accreditamento senza le quali l’Azienda non potrebbe reggere e per le quali ci aspettiamo pronte risposte. Se ciò non si verificherà, presto, potremmo ritrovarci a dover ripartire con manifestazioni ed iniziative pubbliche a difesa di un a realtà fondamentale per quel territorio".
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