Salvini: "Per il candidato c'è tempo. Meglio se non ha problemi con la giustizia" (VIDEO)

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Matteo Salvini in Calabria
  24 settembre 2019 19:08

di PAOLO CRISTOFARO 

Matteo Salvini è tornato in Calabria. Prima di andare a Cosenza, il leader della Lega ha fatto una breve tappa al T Hotel di Lamezia. Nel corso dell'incontro con i giornalisti, Salvini ha sviscerato alcuni dei temi caldi per la Lega e per la politica italiana e regionale. Sulle elezioni in Calabria ha premesso: "L' importante è mandare a casa una sinistra che qui ne ha combinate di cotte e di crude" ha dichiarato. "Prima spiegano ai calabresi come hanno impiegato questi anni al governo della regione e meglio è. Il nome del candidato per me è l'ultimo problema. I calabresi chiedono risposte soprattutto su sanità e lavoro e su questo stiamo lavorando, oltre ad un'attenzione particolare per i piccoli produttori e per le infrastrutture."

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Salvini ha parlato di una Calabria che non è rassegnata, come molti dicono, ma che ha voglia di cambiamento. "Di sicuro dove c'è la Lega c'è il cambiamento" ha affermato. Alla domanda sul fatto che la Calabria - alle regionali - spetti o meno a Forza Italia risponde: "Spetta? La Calabria è dei calabresi", lasciando intendere che tutto è ancora tutto da vedere. E sarebbe meglio avere un candidato senza problemi con la giustizia dice: "Se non c'è questo problema è meglio". "Anche perché - ha aggiunto Salvini - già il Pd ha i suoi problemi. Quindi, se facciamo una scelta più netta è meglio". Passaggio che potrebbe provocare brutti pensieri a Palazzo dei Bruzi. Per Salvini, l'identikit ideale è un "candidato libero, nuovo, non imposto da questo o dal quel partito". Successivamente ha escluso incontri con Berlusconi e Meloni per chiudere l'accordo sulle Regionali. "Per il candidato c'è ancora un po' di tempo".

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La Lega si sta dedicando al programma. Per questo ha toccato anche il tema delicato della sanità e degli ultimi scandali: "Solo lo scorso anno 50mila calabresi hanno scelto di curarsi fuori regione" ha detto. Su come intende praticamente mettere mano al settore, il leader della Lega dice: "Assumendo manager capaci e smettendola di dare lavoro a medici e dirigenti amici degli amici, puntando al merito come altrove abbiamo fatto". Non si risparmia neanche alle domande -  prevedibili - sul tema dell'immigrazione.

"Il patto di Conte è fumo. La sinistra pensa ancora di risolvere problemi accogliendo chiunque e aprendo i porti". E tornando sulla vicenda di Riace dichiara: "E' folle l'idea di qualcuno che ritiene di sostituire i calabresi che scappano perché non hanno lavoro con chi arriva su barchini e barconi." Sta andando a Cosenza, dove lo attendano manifestazioni di protesta. "I centri sociali mi contestano sia qui che a Milano, alla stessa maniera. La protesta ci sta sempre ed è legittima, purché avvenga nel rispetto della legge e senza disturbare i cittadini che vogliono ascoltare cosa abbiamo da dire e le forze dell'ordine che fanno il loro mestiere per la sicurezza di tutti."

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