di PAOLO CRISTOFARO
SAN BASILE (CS) - Il primo cittadino di San Basile ha deciso di parlare agli abitanti per smentire le voci relative ad una possibile imminente attivazione di un termo-valorizzatore nel comprensorio del paese con discarica annessa. Venerdì, alle 18:30, al Lab Center, si parlerà del tema a scanso di equivoci: «nessun impianto con discarica di rifiuti verrà mai costruito nel territorio». Nel Comune di San Basile "non esiste alcun progetto protocollato e nessuna comunicazione per aprire una discarica". La questione va «affrontata con serenità e senza preconcetti e da problema possono diventare una risorsa come avviene per i rifiuti differenziati nella maggior parte delle nazioni europee sviluppate. Un esempio classico è il termo-valorizzatore di Copenaghen dove addirittura c’è una pista da sci (ultimamente sovente lo cita Salvini come esempio), l’inceneritore di Vienna posto al centro della città vicino la cattedrale, l’impianto di compostaggio nelle zone agricole dell’Emilia Romagna fino ad arrivare alla Calabria dove non esiste nulla di tutto questo se non discariche abusive e rifiuti per strada (vedi il caso eclatante di Francavilla di questi giorni)».
"In questi anni attorno ai rifiuti è cresciuta tanta disinformazione, alimentata da paure fomentate da coloro che non hanno a cuore realmente le sorti del territorio ma preferiscono gridare allo scandalo senza interessarsi ed approfondire realmente le questioni, sopratutto in ambito locale. Il gesto semplice di conferire i rifiuti fuori dalla porta di casa ogni giorno apre scenari che molti non conoscono. Quei rifiuti, raccolti e differenziati, finiscono in impianti dedicati per tipologia. La Calabria in questo è super carente e difatti trasporta i rifiuti fuori regione o addirittura all’estero (doppia beffa perché paghiamo e loro producono energia). Questo sistema per il cittadino sembra non influire...ma quando arriva a casa la bolletta della spazzatura purtroppo la colpa è sempre del Sindaco. La Regione Calabria finalmente sta pensando insieme ai Sindaci di rendersi autonoma nella gestione dei rifiuti e realizzare quelle infrastrutture ultramoderne che sono da prendere ad esempio. In questa visione generale dove ogni area dovrà dotarsi di impianti (quindi anche il Pollino), tra inceneritore e altro, il merito di San Basile è quello di aver pensato ad un Impianto di Compostaggio dell’umido (frazione organica) per produrre concime agricolo da porsi nelle aree più periferiche, vicino a svincoli autostradali. E per iniziare a pensare ad una struttura del genere bisogna prima di tutto verificare la disponibilità dei terreni.
Questo è quello di cui parliamo: un eventuale impianto di compostaggio dell’umido definito anche dagli ambientalisti una soluzione green e assolutamente compatibile con l’agricoltura non mi sembra avere il peso di una discarica di rifiuti che danneggia il territorio. Anzi va nella direzione della tutela dell'ambiente e del sostegno a quella filiera agricola tanto invocata da chi pensa che l'ambiente - e noi siamo i primi e lo abbiamo dimostrato con le azioni messe in atto in questi primi dieci anni di governo - sia la vera opportunità per il futuro della nostra gente e dei nostri territori. Ma ad oggi non è stato deciso ancora nulla e per questo parleremo del tema di così stretta attualità guardando in faccia i nostri cittadini".
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