Il consigliere comunale di San Giovanni in Fiore del Pd Francesco Ferrarelli ha annunciato il suo passaggio tra le fila delle opposizioni, che ha giustificato muovendo accuse pesanti nei confronti degli amministratori, tra cui quelle di “nepotismo e clientelismo”. Gli assessori comunali, Marianna Loria, Milena Lopez, Leonardo Straface, Giovanni Gentile e Luigi Scarcelli, nell’esprimere sdegno verso l’azione portata avanti dal Ferrarelli, precisano quanto segue:
“Rimandiamo al mittente, e per buoni motivi, le accuse di “nepotismo e clientelismo” mosseci dal consigliere Ferrarelli, già passato alla storia come il consigliere più“assente e silente” della vita politico/amministrativa di San Giovanni in Fiore. A sfregio della buona prassi politica e degli organismi istituzionali cittadini, nonché mortificando il consenso ottenuto dai propri elettori, Francesco Ferrarelli,infatti, negli ultimi quattro anni e mezzo ha partecipato raramente ai consigli comunali, tanto che è più facile contare le sue presenze che le sue assenze, ed in quelle rarissime occasioni di partecipazione al civico consesso non ha mai preso la parola per esprimere un qualunque concetto nè di critica nè di altro. La stessa cosa dicasi per le commissioni consiliari di cui è membro, alle cui riunioni ha preferito spesso “marcare visita” e quando ha partecipato ha sporadicamente proferito parola. Come faccia oggi, dunque, il consigliere “assente e silente” Ferrarelli a richiedere il rispetto delle “diverse opzioni culturali”, non avendo lo stesso mai espresso una sua posizione nè mai avanzato alcuna idea rispetto alla gestione della cosa pubblica, è difficile da capire. Sperava forse che all’interno della Giunta Municipale ci fossero maghi e veggenti capaci di leggere il suo pensiero?
Per lo stesso motivo ci appare veramente grottesco che un consigliere sempre “assente e silente” si permetta oggi di dare un giudizio, con accuse affastellate e senza entrare nel merito delle vicende, sul lavoro svolto dall’amministrazione comunale, invocando, in maniera populista, un’azione volta all’interesse della popolazione. Ma il consigliere “assente e silente” Ferrarelli, quando mai si è interessato dei problemi della città e delle esigenze della comunità?
Dovendo motivare il suo evidente “salto della quaglia” a sei mesi dalla fine della sindacatura, pertanto, bene avrebbe fatto il consigliere “assente e silente” Ferrarelli ad avanzare altre giustificazioni. Anzi, osiamo affermare, che forse proprio questo era l’unico momento in cui avrebbe dovuto mantenere un dignitoso silenzio”.
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