
Le ipotesi di reato contestate al cinquantaquattrenne vanno dall'uccellagione, alla cattura e detenzione di fauna particolarmente protetta, all'uso di mezzi vietati come il richiamo elettro-acustico e le sostanze adesive oltre che al furto venatorio in quanto la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato.
13 settembre 2021 12:27Aveva spalmato della colla su alcuni rami, utilizzando anche un richiamo elettronico, per attirare e catturare in modo indiscriminato uccelli appartenenti a specie protette, in particolare cardellini.
Un cinquantaquattrenne è stato sorpreso in Sila a praticare l'uccellagione illegale, nel territorio del comune di San Giovanni in Fiore, dagli agenti della Polizia provinciale di Cosenza che lo hanno denunciato.
Dopo aver documentato i fatti, utilizzando le strumentazioni tecniche a loro disposizione, gli agenti del distaccamento di San Giovanni in Fiore hanno sequestrato tutto il materiale usato dall'uomo.
Trovati anche due esemplari di cardellino che sono stati liberati nell'immediatezza. Le ipotesi di reato contestate al cinquantaquattrenne vanno dall'uccellagione, alla cattura e detenzione di fauna particolarmente protetta, all'uso di mezzi vietati come il richiamo elettro-acustico e le sostanze adesive oltre che al furto venatorio in quanto la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato.
Sono almeno una decina le persone denunciate negli ultimi mesi grazie all'attività antibracconaggio svolta dalla Polizia provinciale di Cosenza sul territorio della Sila.
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