Catanzaro, 40 minuti di attesa e ambulanza senza medico a bordo: l’indignazione dei Giovani Comunisti
26 luglio 2025 14:52“Come Giovani Comunisti/e di Catanzaro esprimiamo indignazione e rabbia per l’ennesimo episodio che dimostra il collasso del sistema sanitario calabrese: una donna in condizioni critiche è stata soccorsa dopo 40 interminabili minuti e senza la presenza di un medico a bordo dell’ambulanza. Solo l’intervento fortuito di un professionista di passaggio ha evitato una tragedia annunciata (LEGGI QUI)
Questo fatto non è un’eccezione ma l’ennesima conferma delle scelte politiche scellerate che da anni colpiscono la nostra regione: tagli, commissariamenti, precarizzazione del personale, privatizzazioni striscianti e totale abbandono dei territori da parte di chi governa, a Roma come alla Cittadella regionale.
La Calabria vive una condizione di disuguaglianza strutturale: qui i diritti fondamentali – come quello alla salute – vengono sistematicamente calpestati, con ospedali chiusi, ambulanze insufficienti e operatori costretti a lavorare in condizioni impossibili.
Come Giovani Comunisti/e chiediamo:
Immediata stabilizzazione e incremento del personale medico e infermieristico sulle ambulanze del 118;
Riduzione dei tempi di intervento e distribuzione equa dei mezzi di soccorso su tutto il territorio regionale;
Investimenti pubblici nella sanità, a partire dal potenziamento dell’elisoccorso e dei presidi periferici;
Fine delle politiche di commissariamento che hanno prodotto solo disservizi e ulteriori tagli;
Una sanità pubblica e universale, sottratta alle logiche del profitto e garantita come diritto inalienabile.
Non accettiamo che la vita delle persone sia lasciata al caso o alla fortuna di incontrare un “angelo custode” per strada. È ora che i cittadini calabresi si organizzino e lottino per riprendersi il diritto alla salute e un sistema sanitario degno di questo nome”.
Lo scrive in una nota, a nome dei Giovani comunisti/e di Catanzaro, il coordinatore provinciale Antonio Bertucci.