Sanità, Biondo (Uil): "Non enfatizzare né demonizzare l'accordo con Cuba"

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Santo Biondo
  05 settembre 2022 17:41

"L’intervento straordinario che il presidente Occhiuto ha messo in campo per la sanità calabrese, in ordine alla venuta dei medici cubani, non va enfatizzato né demonizzata. La Calabria necessita di essere aiuta, pertanto, occorre essere aperti nei confronti di quanti offrono una mano alla risalita della nostra regione". Lo ha detto il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, parlando a Montalto Uffugo nell'ambito del congresso regionale della Fpl-Uil.

"Diciamo questo - ha aggiunto - ferma restando la nostra convinzione che vadano messe in campo tutte le azioni dirette a irrobustire il personale sanitario in Calabria, insufficienza numerica e professionale che noi riteniamo essere il problema principale che assilla il nostro Servizio sanitario regionale. Carenza di personale nel settore sanità, che non attiene solo a medici, infermieri e personale socio sanitario, ma anche - ha aggiunto Biondo - al personale burocratico/amministrativo, la cui esiguità, incide fortemente sulla capacità amministrativa del Ssr. Riteniamo indispensabile avviare tutti i concorsi necessari a rinfoltire gli organici dei medici e del personale sanitario, prevedendo di rendere queste assunzioni attrattive sotto l’aspetto contrattuale. Nella situazione di emergenza sanitaria in cui versa, la Calabria - ha sottolineato Biondo - deve rispondere con prontezza alla carenza di personale che mette in crisi diversi reparti e porta alla chiusura di alcuni di questi per la grave carenza di personale medico e sanitario, amplificato dalla mancanza di nuove assunzioni". 

Per il segretario regionale della Uil, "la Calabria, in materia sanitaria, non può recitare il ruolo di prima della classe perché abbiamo una situazione di grave inciviltà nei nostri ospedali che sono incapaci di rispondere pienamente alla richiesta di cure dei calabresi. L’accordo siglato dal presidente Occhiuto - ha sottolineato - va verificato in tutti i suoi aspetti, da quello contrattuale a quello delle garanzie di sicurezza, per verificare il pieno rispetto delle regole avendo chiara consapevolezza che rispetto alla condizione di emergenza sanitaria che viva la Calabria, che va ben oltre la pandemia, la responsabilità sul rilancio del Ssr è in capo soprattutto alla struttura al Commissario ad act e all’intera struttura commissariale, che per Costituzione rappresentano nel settore della sanità, le funzioni del governo in Calabria". 

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