Sanità. Caos accreditamenti delle strutture private: il commissario Longo concede una moratoria

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  24 marzo 2021 18:36

di GABRIELE RUBINO

Il settore degli accreditamenti delle strutture della sanità privata è uno dei campi più minati. Recente testimonianza ne è non solo la situazione dell'ufficio all'interno del dipartimento regionale ma anche la vicenda del Sant'Anna Hospital. Per la clinica di Catanzaro si è giunti, dopo una battaglia tesissima, al rinnovo dell'accreditamento (LEGGI QUI). Infatti, l'atto che consente di svolgere prestazioni per conto del servizio sanitario regionale e, eventualmente, essere contrattualizzati dalle varie Asp è soggetto a rinnovo triennale. La vicenda del Sant'Anna ha aperto una grande questione: per gli altri operatori si è proceduto al rinnovo? A leggere una nota interna della dirigente di settore Francesca Palumbo, probabilmente no. Rispondendo ad alcuni rilievi dell'Anac, lo scorso dicembre scriveva: "dall'analisi del registro delle strutture accreditate, emerge che per moltissime strutture accreditate non si sia mai proceduto al rinnovo triennale dell'accreditamento, come previsto dall'articolo 11, commi 7 e 8, della legge regionale 24/2008". E questo, attenzione, potrebbe essere avvenuto non necessariamente per colpa dei privati (che devono presentare istanza sei mesi prima della scadenza) ma perché le commissioni delle Asp territorialmente competenti non sono state in grado di procedere alle verifiche. 

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Qual è la novità? Il commissario ad acta Guido Longo ha adottato un decreto che concede una sorta di moratoria per l'anno 2021. Nel provvedimento si legge che sono prorogati : "i provvedimenti di accreditamento istituzionale in scadenza tra il 31 gennaio 2020 e i novanta giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza da COVID-19 fino al 31 dicembre 2021 e, comunque, fino alla conclusione del procedimento di rinnovo che dovrà essere rilasciato in continuità con l'accreditamento attuale, salvo diverse
disposizioni che verranno adottate anche al fine di fronteggiare l’attuale emergenza epidemiologica". In ogni caso, rispetto alla data di scadenza effettiva dell'accreditamento o comunque non oltre il 30 giugno di quest'anno il rappresentante legale "di ciascuna struttura interessata deve presentare domanda di rinnovo all’ASP territorialmente competente, completa della documentazione prevista".

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Le Asp dovranno, previa verifica dei documenti raccolti, inviare le richieste al dipartimento regionale. A quel punto l'OTA "dovrà verificare il possesso degli ulteriori requisiti di qualità, previsti dalla normativa vigente, per il rilascio del titolo di rinnovo dell’accreditamento". Ad ogni modo, fintantoché non si completa la procedura di rinnovo: "rimangono in vigore gli atti di accreditamento in essere allo scopo di garantire la continuità dei servizi nell’interesse dei cittadini".

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