Sanità, dal Pollino parte la mobilitazione verso Catanzaro

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  10 luglio 2019 12:03

CASTROVIlLARI - Si va verso una grande mobilitazione decisa per le ore 11 del 23 luglio presso l’Ufficio del Commissario per il rientro del debito sanitario in regione  e finalizzata ad incontrare il generale Saverio Cotticelli, con il direttore dell’Asp di Cosenza Sergio Diego, nell’intento di affermare e riscattare, con appositi procedimenti che rafforzino, le Unità Operative in pieno affanno da tempo nonché le legittime istanze del comprensorio Esaro - Pollino, bisognoso di immediate risposte, servizi e personale, a tutela della salute e dell’assistenza non più rinviabili. Per questo si è assunto, accogliendo idee e suggerimenti dalla nutrita assemblea intervenuta, di coinvolgere nelle interlocuzioni sempre i due livelli sanitari (provinciale e regionale), di convocare in sessione straordinaria, per quel giorno, i 23 Consigli comunali del distretto Sanitario Esaro-Pollino, facendo partecipare oltre le popolazioni, da sensibilizzare con azioni dedicate in ogni Comune su tale dovere, le Associazioni, la Chiesa con i Vescovi delle diocesi che ricadono nel comprensorio, gli Ordini professionali, i Sindacati, le forze politiche con i loro rappresentanti a cui si consegnerà un documento che verrà adottato dal Comitato Territoriale e che sarà trasmesso pure come memoria al Commissario regionale in una lettera che trasmetterà il coordinatore dell’organismo interistituzionale e tra soggetti, il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito. E’ questa la decisione scaturita da un partecipato, nonostante il caldo  afoso,  incontro a più voci, svoltosi, martedì scorso, nella  sala  consiliare del palazzo di città del capoluogo del Pollino a cui erano presenti, convocati dal suo primo cittadino, coordinatore del Comitato Territoriale a difesa della salute, rappresentanti istituzionali del comprensorio (da Laino Borgo e Castello, a Mormanno sino a Civita, Frascineto, Altomonte, Morano, Acquaformosa, Civita, San Basile, Saracena ed altri), delle Associazioni a tutela dell’Ospedale e di altri organismi. Tutto ciò in seguito pure alla continua assenza di risposte,  da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, per l’ospedale Spoke del Pollino con molteplici problemi di servizio e urgenze improcrastinabili presso il Laboratorio di Analisi che ha chiuso agli esterni, l’Ortopedia, la Pediatria, la Riabilitazione bisognosa di diversi posti, l’Anestesia, un Pronto Soccorso ormai seriamente claudicante  nonché maggiori necessità tra i reparti e l’annoso problema di chirurgia con le inconcluse sale operatorie ed una ormai che eroga il suo servizio sempre più a fatica e a rischio di fermo nel vicino mese di  agosto. Tutti fattori- è stato detto a voci univoche- sensibili e ingestibili perché ormai comatosi ,  su  cui si chiederà conto e immediati provvedimenti. Da qui la determinazione per le molteplici sofferenze che vive l’Ospedale quanto per l’interminabile attesa di quel piano attuativo incompiuto che, con queste premesse, non può assolutamente coniugare i contenuti specialistici, professionali con i posti letto, che dovrebbero consistere per sostenere il diritto alla salute delle popolazioni della Zona, ribadito da tutti indistintamente con forza e che gli operatori- come testimoniato da professionisti e primari presenti- assicurano con “salti mortali” d’indubbia abnegazione e chiaro buon senso. La crisi  dell’organizzazione sanitaria e assistenziale necessita allora- è stato ribadito in più forme e rappresentazioni , con più chiavi di lettura e interpretazioni, da ogni parte, sensibilità e parte politica- di un ambito di responsabilità comune per migliorare l’efficienza del sistema e ricondurre ogni attività ad una diffusione adeguata dei servizi di assistenza per la salute senza mai perdere di vista, però, chi sia il vero soggetto del lavoro per la salute: la persona. Fattore su cui hanno puntato il dito, affermandolo come prioritario per ricostruire una responsabilità di lavoro per la salute, quanti sono intervenuti come semplici cittadini o per conto di istituzioni, d’associazioni, dell’Ospedale, di partiti e del Consiglio comunale di Castrovillari, con l’idea di attestare che la crisi dell’organizzazione sanitaria e assistenziale in Calabria necessita , più che mai,  di un coinvolgimento a 360° per ritrovare condizioni che oggi si sono perse del tutto per mancanza di coraggio e scelte. 

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