Sanità, il manager designato per l'Asp di Crotone non ha rinunciato, ma nessuno lo chiama

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images Sanità, il manager designato per l'Asp di Crotone non ha rinunciato, ma nessuno lo chiama

  14 agosto 2019 18:53

di GABRIELE RUBINO

Dal caos al mistero. Non c’è pace nemmeno a Ferragosto per la sanità calabrese. La crisi conclamata del governo gialloverde mette a serio rischio le nomine dei commissari straordinari "mancanti" delle Asp di Cosenza, Catanzaro, Vibo e delle aziende ospedaliere di Reggio e di Catanzaro (l’universitaria Mater Domini). Senza la deliberazione del consiglio dei ministri non può essere conferito l’incarico. Così, l’obiettivo principale del Decreto Calabria – la sostituzione coattiva dei vertici nominati dalla Regione- diventa una chimera lasciando gli enti in mano a reggenti, che peraltro hanno cominciato a dimettersi (leggi qui i casi di Cosenza e Catanzaro). Ma i problemi non sono finiti qui. Finora le designazioni ufficiali del governo sono state tre: Giuseppina Panizzoli all’Annunziata di Cosenza, Isabella Mastrobuono al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e Gilberto Gentili all’Asp di Crotone. Poco più di una settimana fa sono stati trasmessi al dipartimento regionale di Tutela della Salute i decreti ministeriali di nomina delle prime due manager, ma non quello del terzo. Da qui è nato un dubbio.

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GENTILI NON HA RIFIUTATO L’INCARICO ALL’ASP DI CROTONE- L’assenza di comunicazioni aveva presto lasciato spazio alle speculazioni, fino alla voce di una rinuncia da parte dello stesso Gentili. Rinuncia che non c’è mai stata, come ha confermato il diretto interessato. Piuttosto, l’ex direttore generale dell’Asl di Alessandria, poi tornato nella sanità marchigiana, è dal primo di luglio (giorno della designazione come futura guida dell’Asp crotonese in consiglio dei ministri) in attesa della chiamata per firmare il contratto. Da quanto ci risulta, i decreti ministeriali di Panizzoli e Mastrobuono sono datati 9 luglio e le due potrebbero sbarcare a Cosenza e Catanzaro a fine agosto.

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IN LISTA D’ATTESA DA LUGLIO- Su Gentili è piombato uno strano silenzio che può significare: o un’inspiegabile dimenticanza nella trasmissione degli atti necessari a completare la nomina o che, forse, sull’indicazione del manager marchigiano è stato fatto un passo indietro dal governo. Queste sono soltanto delle ipotesi, quel che è certo è che da un mese e mezzo Gentili non ha ricevuto segnali che lasciassero intendere lo sblocco del limbo professionale da “designato senza nomina” all’Asp Crotone, nemmeno nel senso di un ripensamento dall’alto. Il ritardo dell’attuazione del Decreto Calabria è un fatto. Il caso Gentili, se non chiarito, rischia di rivelarsi un vero e proprio paradosso perché è uno dei pochi manager individuati dalla struttura commissariale e dal governo disponibili a venire a lavorare per la sanità calabrese. E fuori non c’è certo la fila.  

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