La logica fa pensare che è in atto nella sanità catanzarese un terrorismo psicologico per scopi poco nobili e che, purtroppo, tanta preoccupazione desta nei cittadini da spingerli a cure fuori regione. Coincidente all’arrivo del sub commissario alla sanità calabrese, si parla insistentemente di riduzione di quarantacinque su trecentosettantotto posti letti ordinari al presidio Pugliese-Ciaccio di Catanzaro.
Il perché tale riduzione dei posti deve essere fatta solo a questo ospedale resta un enigma per chi come noi, da anni, ha invocato la fusione dei due hub catanzaresi, prevedendo questi sconquassi. Altrettanta cosa grave è che a tale riduzione di posti, investendo l’area medica, quindi nefrologia, e l’area emergenza urgenza, nessuno spiega dove inviare i ricoveri urgenti provenienti anche da tutta l’area centro della Calabria. Ciò, soprattutto, in considerazione del fatto che al Policlinico Marterdomi manca ancora un servizio di Pronto Soccorso, fatto salvo al reparto di cardiologia del valente e attivissimo professore Ciro Indolfi.
E’ in vigore DCA 64/2016 del commissario Massimo Scura che assegna posti letto per aziende ospedaliere e sanitarie, in virtù del fabbisogno regionale 2016-2018 rilevato dai parametri legittimi imposti dal DM 70 del 2 aprile 2015. Perché non si utilizzano i parametri previsti dalla normativa? Perché non procedere speditamente alla preparazione del fabbisogno regionale 2019-2021? E intanto resta inspiegabile la mancata e immediata autorizzazione all’assunzione del personale deceduto o in quiescenza. Se oggi, i parametri utilizzati per determinare il fabbisogno del personale regionale, come sembra, sono antecedenti al DCA 64 di Massimo Scura e pure al DM 70 di aprile 2015, riteniamo anomalo il procedimento di riduzione posti al AOPC. Più volte, Aned ha denunciato in questi ultimi anni quanto deleterio, clinicamente e finanziariamente, sia il mantenimento di doppioni di reparti. per mancata fusione dei due hub catanzaresi. Fermo restando le iniziative della nostra associazione miranti al cambio di parametro ingiustificabile attinente il range stabilito (0,6-1,2 ml) per avere una nefrologia, chiediamo un incontro immediato per la segnalazione di incresciosi avvenimenti in essere a danno di pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati.
Pasquale Scarmozzino
VICE SEGRETARIO NAZIONALE ANED
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