Sanità. Il sindaco di Frascineto, Catapano: "L’ennesimo commissario non può essere più tollerato"

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Il sindaco di Frascineto, Angelo Catapano
  11 novembre 2020 12:51

“L’ennesimo commissario per la sanità non può essere più tollerato”.

Lo afferma il sindaco di Frascineto, Angelo Catapano, in “trincea” municipale dell’alta Calabria, in questa fase delicata della seconda ondata del covid-19-. Questa emergenza ha portato alla luce la fragilità e l’inadeguatezza del sistema sanitario regionale non da oggi, ma anche l’incompetenza e la mancanza di senso di responsabilità oramai acclarata.  

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"Atteso la gravità - prosegue la nota -  non è più tempo e spazio per scelte e decisioni che non siano urgenti ed esclusivamente legate ai criteri dell’autonomia, della competenza e della capacità professionale. La nomina di commissari in età avanzata, che potrebbero dedicare il loro tempo ai loro cari, mal si concilia con l’individuazione di figure professionali e di tanti nostri giovani preparati pronti a dare il loro contributo.  Dopo undici anni di commissariamento, le istituzioni ad ogni livello, hanno il dovere di rendere ragione del proprio operato e, al tempo stesso, di definire orizzonti futuri chiari e certi, senza interferenze di vario genere. Ai calabresi è dovuta una sanità efficiente e, nell’immediato, in grado di fronteggiare con adeguatezza l’avanzare dell’emergenza pandemica. Temporeggiare e perseverare oltre, in un clima di divisioni e di scontri, sterili e diseducativi, provocherebbe ulteriori danni ai cittadini calabresi, che hanno già dato prova di grande responsabilità".

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"E’ ora, che si ponga fine al commissariamento e come sindaco, quotidianamente in prima linea a fronteggiare l’emergenza, chiedo che la gestione della sanità ritorni in capo al presidente della regione, per consentirci di poterci interfacciare con chi ha responsabilità politiche sulle tante problematiche che viviamo direttamente in questa fase difficile. Così come – denuncia il primo cittadino -, non si può sopportare, che per avere i risultati dei tamponi da parte della struttura pubblica, occorre aspettare alcuni giorni e vederci costretti, ad inviare i cittadini presso le strutture private. La Regione, che doveva fare e vigilare – ammonisce Catapano -, di certo, non lo ha fatto, con gravissime conseguenze e ripercussioni sulla popolazione investita loro malgrado, a subire disservizi, disfunzioni e a pagare un prezzo troppo alto, atteso il sempre più crescente numero di contagiati a fronte di mancanza di attivazione dei centri covid e dei posti letto per la terapia intensiva. Infine, ma non per ultimo, resta l’emergenza delle Rsa, divenuti purtroppo, focalai d’infezioni".

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