In Consiglio regionale si discute la costituzione di un Ente intermedio per la gestione del sistema sanitario regionale
11 dicembre 2021 20:36di TERESA ALOI
Per capire meglio le finalità della proposta del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e come cambierà il sistema sanitario regionale, abbiamo intervistato la prof.ssa Marianna Mauro, professoressa di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale Clinica dell’Università di Catanzaro, ed esperta di Economia e management in sanità.
Professoressa, cos’è Azienda Zero?
L’Azienda Zero (ammesso che così si chiami al termine dell’iter di approvazione della proposta) è un ente intermedio tra la regione e le aziende sanitarie, che interviene nella gestione della sanità, come capo gruppo del sistema.
Si sostituisce alla Regione?
No, si sostituisce in alcuni processi e/o funzioni fino ad ora esercitate dalla Regione. Dovrebbe essere a capo del gruppo sanitario regionale, costituito dalla Gestione Sanitaria accentrata (un centro di responsabilità regionale che gestisce la sanità, ed in particolare, le risorse finanziarie) e dalle aziende sanitarie regionali (aziende ospedaliere, aziende sanitarie provinciali, aziende ospedaliero-universitarie, IRCCS). All’ente intermedio saranno delegate una serie di funzioni, e pertanto, una quota del fondo sanitario regionale.
Qual è la finalità?
L’obiettivo è razionalizzare le risorse a disposizione del sistema accentrando una serie di funzioni e processi che potranno essere erogati a beneficio di tutte le aziende sanitarie, a cui spetterà il compito di dedicarsi in modo sempre più efficace all’erogazione di prestazioni (anche in vista del nuovo sistema di valutazione dei livelli essenziali di assistenza).
In Italia ci sono altre regioni che hanno scelto questo assetto organizzativo?
Certo. Per esempio, Azienda Zero è il nome dell’ente intermedio del sistema sanitario Veneto, a cui sono attribuiti diversi compiti, che vanno dalla responsabilità della Gestione Sanitaria accentrata, alla gestione di una serie di attività tecnico – specialistiche, unitamente all’indirizzo e al coordinamento degli Uffici Relazioni con il pubblico in materie sanitarie e socio sanitaria. Funzione analoghe sono assegnate anche all’agenzia ligure (A.Li.Sa.). Altre regioni hanno affidato lo sviluppo di funzioni gestite centralmente dal sistema regionale (es. acquisti, logistica, sistemi informativi, amministrazione del personale, laboratori analisi unificati), come nel caso EGAS in Friuli Venezia Giulia o ESTAV in Toscana.
Che vantaggi ha per i pazienti la costituzione di un ente intermedio?
A prescindere dalle funzioni specificamente attribuite all’ente intermedio calabrese (i cui dettagli possono essere discussi solo a seguito del completamento dell’iter di approvazione), è possibile affermare che la nascita di un ente che si faccia carico del governo del sistema sanitario regionale può portare a diversi vantaggi:
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