Sanità. Nel 2020 "disavanzo ancora non coperto". Il ping pong commissari-Finanza sul buco di Fondazione Campanella

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images Sanità. Nel 2020 "disavanzo ancora non coperto". Il ping pong commissari-Finanza sul buco di Fondazione Campanella
L'immagine simbolo dei tagli

Un passaggio del verbale del Tavolo Adduce riferito alla riunione dello scorso 22 dicembre

  09 marzo 2021 15:39

di GABRIELE RUBINO

La proiezione basata sul terzo trimestre del bilancio della sanità calabrese lascia intravedere l'ennesimo disavanzo 'non coperto'. E' quanto emerge dal verbale del Tavolo Adduce riferito alla riunione del 22 dicembre scorso in cui si esaminavano le proiezioni dei conti del 2020. Si "stima un risultato di gestione in disavanzo di 110 mln di euro a fronte di risorse fiscali preordinate per la
copertura, pari a 101 mln di euro", si legge nel verbale. Ovviamente occorre attendere almeno il pre-consuntivo che sarà discusso presumibilmente nella prossima riunione del Tavolo con i ministeri fissata per aprile.

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IL DISAVANZO 2019- Ancora però ci sono le scorie dell'anno precedente, quando nel bilancio della sanità calabrese esplose la bomba del credito da circa 63 milioni di euro svalutato dall'Aou Mater Domini e vantato nei confronti di Fondazione Campanella. Un buco che fece schizzare il disavanzo netto (dopo le coperture fiscali) a 98 milioni di euro. Ma la vicenda non sembra essere finita qui. (LEGGI QUI I DETTAGLI)

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LA FINANZA E IL BUCO DELLA FONDAZIONE CAMPANELLA- Dall'ultimo verbale è venuto a galla, come l'ex commissario della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, aveva richiesto "la collaborazione al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro allegando, a tale richiesta, la relazione che l’advisor contabile aveva inviato in data 30 luglio 2013 al Commissario ad acta pro-tempore inerente “Rapporti economici e situazione creditori/debitoria tra Fondazione, Azienda Ospedaliero Universitaria Mater Domini, Regione e Università” e di cui si è venuti a conoscenza nel corso della riunione del 9 ottobre 2020". Una richiesta fondata sulla precedente versione del Decreto Calabria. Tuttavia, alla riunione del 22 dicembre al posto di Cotticelli c'era già seduto l'attuale commissario Guido Longo che avrebbe fatto sapere ai ministeri "che la richiesta di collaborazione con la Guardia di finanza per la questione Mater Domini non sarebbe stata accolta dalla stessa Guardia di finanza in quanto non rientrerebbe nell’ambito della convenzione sottoscritta. In ogni caso, alla luce di quanto disposto dal decreto legge n. 150 (il Decreto Calabria 2, ndr), il Commissario ad acta rappresenta che sta interloquendo nuovamente con la Guardia di finanza".

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