Sanità. "Task force" con indennità aggiuntive non dovute: la Procura chiede il processo per 7 (I NOMI)

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images Sanità. "Task force" con indennità aggiuntive non dovute: la Procura chiede il processo per 7 (I NOMI)

  29 maggio 2021 07:58

di EDOARDO CORASANITI

Secondo l’accusa i membri della Task force veterinaria avrebbero percepito emolumenti aggiuntivi illegittimi, decretati dalla struttura commissariale. Ma le indennità non avrebbero potuto essere attribuite. Perchè, scrive la Procura nella richiesta di rinvio a giudizio, l'attribuzione di trattamenti economici può avvenire solo "tramite collettivi". In mezzo alla vicenda, con l'incolpazione di aver agevolato il meccanismo, anche l’ex commissario ad acta per il piano di rientro del debito sanitario della Calabria Massimo Scura e l’ex sub commissario Andrea Urbani.

L'operazione si chiama "Artemide" e gli imputati per abuso d'ufficio sono 7.  Su richiesta della Procura guidata da Nicola Gratteri, il gup Valeria Isabella Valenzi ha fissato la data dell'udienza preliminare al 23 settembre 2021 : Massimo Scura, di Cassano Valcuvia (Va), 77 anni, (difeso dagli avvocati Sergio e Francesco Rotundo), l’ex sub commissario Andrea Urbani,  (difeso dall'avvocato Massimiliano Passi), Pasquale Turno, 67 anni, di Rocca Imperiale, (difeso dall'avvocato Giorgio Lanzone); Fabio Arigoni, di Roccabernarda (Crotone), dirigente veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone (difeso dall'avvocato Domenico Zaffina e Pierluigi Ruberto); Gianluca Grandinetti (58), di Soveria Mannelli, dirigente veterinario dell’Asp di Catanzaro (difeso dall'avvocato Domenico Zaffina)Maurizio Anastasio (63), di Rende (Cosenza), dirigente veterinario dell’Asp di Cosenza (difeso dall'avvocato Gianluca Anastasio); Achille Straticò (58), di Bisignano (Cosenza), dipendente dell’Asp di Cosenza, (difeso dall'avvocato Giorgio Lanzone).

Secondo l'accusa, l'ingiusto vantaggio si sarebbe concretizzato attraverso prestazioni aggiuntive settimanali, rimborsi chilometrici per uso del proprio mezzo , con un danno per le Aziende Sanitarie Provinciali di appartenenza.  E infatti, la Procura individua come parti offese: Regione Calabria - Servizio Sanitario Regionale, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone. 

In particolare, il Dca del 19 dicembre 2016 avrebbe confermato con DCA 133 emanato in data 19 dicembre 2016 confermava integralmente le statuizioni introdotte con DPGR del 12 luglio 2011 sul trattamento economico previsto a favore dei componenti della Task Force veterinaria, ovvero il riconoscimento di ''compensi forfetari ragguagliati a 10 ore di prestazioni aggiuntive settimanali': ''l'autorizzazjone all'utilizzo del mezzo proprio per le trasferte legate all'incarico, con conseguente spettanza del rimborso chilometrico" nonché di ''indennità per ore di pronta reperibilità". E ancora, con successiva nota dell'11 aprile 2017, ribadiva alle Asp di appartenenza dei sopracitati membri della Task Force veterinaria il riconoscimento - ed il consequenziale pagamento - "ai dirigenti delle seguenti somme liquidate secondo le voci economiche di cui al DPGR 58/ 20 1 1, disattendendo quanto statuito dal Ministero della Salute e dal MEF in sede di tavolo tecnico del 28 marzo 2017". 

In riferimento all'abuso d'ufficio contestato a Scura, Urbani e Turno, si legge che i primi due avrebbero agito "nell'esclusivo interesse di Turno, compivano atti idonei e diretti in modo non equivoco a procurare intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al predetto dirigente veterinario, consistente nelle somme che avrebbe dovuto incassare a titolo di indennità forfettarie" e "rimborso chilometrico" in forza della carica di Dirigente coordinatore della summenzionata 'Taskforce veterinaria': non riuscendo nell'intento per fatti indipendenti dalla loro volontà (decisione dell'Ente di appartenenza di non dare corso alla liquidazione delle predette voci economiche)".

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Ora la palla arriva al giudice dell'udienza preliminare: difese e imputati sono chiamati ad affrontare la fase processuale con la possibilità di iniziare a costruire e presentare argomentazioni capaci di smontare le accuse formulate finora. E che se convincenti potrebbero già determinare un proscioglimento in fase preliminare. Altrimenti, a meno che di scelte di riti alternativi, ci sarà il processo con il contraddittorio tra le parti.

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