C’è un pezzetto di Calabria a Lake Louise. La terza località del circuito bianco per gare di Coppa disputate, ben 120: davanti ha solo Val d’Isére con 178 e Kitzbuehel con 171, da domani ospiterà due discese e un superG donne, una settimana dopo aver ospitato una discesa e un superG maschili. A capo dell’organizzazione c’è un manager di origini calabresi. Intervistato da GazSport, Robert Imbrogno racconta volentieri la sua storia di figlio di emigranti che, con costanza e determinazione, in quarant’anni è riuscito a passare da volontario ad amministratore delegato di Winterstart, la società che organizza le tappe canadesi di Coppa del Mondo. Una di quelle scalate che solo l’America può rendere possibili. “Sono nato a Calgary nel 1957, i miei genitori erano entrambi emigrati dall’Italia: papà Francesco da Pietrafitta, Cosenza, dopo la Seconda Guerra Mondiale era andato in Argentina, a Buenos Aires, prima di trasferirsi in Canada nel 1954. Mia mamma Rosetta arrivava da Albi, Catanzaro: venne in Canada e conobbe mio padre nel 1956. Eravamo una tipica famiglia italo-canadese: i miei lavoravano, la mia nonna paterna si prendeva cura di noi figli”.
Robert ha lavorato nell’ambito della telefonia. Per questo motivo, quando nel 1980 si iniziò a parlare di Coppa del Mondo in Canada, Imbrogno trovò subito il suo spazio. “L’ultima tappa della stagione 1979-80 doveva essere in Europa, ma saltò e venne assegnata al Canada. Calgary aveva appena annunciato di volersi candidare per i Giochi invernali, avevamo quattro settimane di tempo per presentarci al mondo e dimostrare che potevamo organizzare anche noi dei grandi eventi. Mi chiesero di costruire un sistema di radiocomunicazioni per quella gara”.
Iniziò allora una storia di impegno e di dedizione lunga 39 anni, che lo ha visto crescere da responsabile delle radiocomunicazioni a direttore delle infrastrutture, a responsabile marketing fino alla creazione 10 anni fa, della società che organizza le gare — la federazione non riusciva più a farlo — , di cui oggi è amministratore delegato. Nel 2018 Imbrogno è anche stato inserito nella hall of fame dello sci canadese. “Lo sci mi ha permesso di essere testimone di eventi che hanno fatto la storia dello sport. Come il doppio oro di Alberto Tomba a Calgary 1988. Ricordo il numero enorme di italiani presenti a quella gara, il grande tifo e la festa. Negli anni ho avuto la fortuna di vedere tanti campioni. Ovviamente Lake Louise è la pista di Lindsey Vonn, lei qui ha vinto 18 volte e non a caso la nostra località è stata soprannominata “Lake Lindsey”. E’ stata una campionessa anche per la vicinanza a tutte le persone che offrono il loro lavoro perché l’evento si svolga”. Si era parlato anche di far gareggiare la Vonn contro i maschi a Lake Louise. “Sul piano dei regolamenti e degli interessi delle squadre non parlo. Io sono una persona di marketing e dico che per le tv un evento del genere sarebbe stato fenomenale, sarebbero arrivate tv da tutto il mondo”. E l’Italia? “Ogni tanto ci vengo - chiude Robert -. Due anni fa sono tornato il Calabria, in passato sono venuto anche a Milano e in Campania. E spero di tornare presto per visitare Siena e per andare a trovare i miei amici organizzatori della tappa in Val Gardena”.
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