I dettagli del verbale del sequestro preventivo di ieri. La ditta contesta la 'facoltà d'uso' concessa al custode giudiziario (il sindaco Fiorita) e ipotizza usura e rovina delle sua proprietà. Ribadita la volontà di mandare via le barche e di proseguire il contenzioso amministrativo
11 giugno 2025 13:54di GABRIELE RUBINO
"Un esproprio". La Carmar non ci sta. Il sequestro preventivo dei pontili esistenti nel porto di Catanzaro ma con "facoltà d'uso" (dunque, con le barche che possono restare in acqua) è fortemente contestato dalla ditta che nei due anni precedenti ha offerto il servizio ai diportisti del capoluogo (LEGGI QUI).
Lo si capisce bene leggendo le dichiarazioni allegate al verbale della Capitaneria di porto rilasciate dall'avvocato Raffaele Ruocco. Il sequestro, che dovrà essere convalidato o meno nelle prossime ore, deriva dall'occupazione abusiva dello specchio d'acqua. Per gli ufficiali della Capitaneria il filo logico è il seguente. A inizio marzo, il Comune non rinnova la concessione. Carmar impugna e, inizialmente, il Tar sospende solo l'obbligo di sgombero, ma a metà maggio i giudici amministrativi confermano la legittimità dell'atto municipale. Non c'è titolo giuridico per stare con i pontili all'interno del porto.
Tuttavia, il sequestro con facoltà d'uso e la custodia affidata al sindaco Fiorita sono contestati dalla Carmar. L'avvocato Ruocco scrive: "Non si comprende come le ragioni poste a fondamento del
provvedimento di diniego del rinnovo della concessione demaniale marittima, basate sulle
osservazioni fornite dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato in termini di 'difformità e abusi' possano a un tratto essere superate, tanto da legittimare il "subentro" e il conseguente utilizzo da parte del Comune di Catanzaro".
"In proposito - si legge ancora -, evidenzio come la scelta di affidare la gestione tecnica, giuridica e
amministrativa a un Ente locale presenti evidenti profili di contraddittorietà certamente lontani dalla cura dell'ordine pubblico, non avendo il Comune (nella persona del Sindaco pro tempore e degli Uffici preposti) alcuna cognizione tecnica per la gestione di pontili galleggianti e dei natanti ivi ormeggiati. Tale circostanza non può non incidere anche sul profilo della sicurezza della
navigazione. Inoltre, gli effetti dell'odierno sequestro realizzano un 'esproprio' (seppure
temporaneo, anche in ragione del complesso contenzioso amministrativo in essere), con
ogni pregiudizievole conseguenza a danno della Carmar in termini di usura e rovina dei pontili, in assenza della necessaria quotidiana manutenzione".
Una presa di posizione netta. L'avvocato aggiunge: "Chiede sin d'ora che il sequestro dei pontili si
traduca oggi stesso in un'apposizione di sigilli con divieto assoluto di utilizzo di beni
esclusivi della CARMAR Srl, previa concessione di un breve termine per la rimozione dei
natanti ormeggiati". In sostanza, Carmar preferirebbe far sloggiare le barche come già aveva comunicato nei giorni scorsi (LEGGI QUI).
Anche in caso di convalida del sequestro, Carmar potrà comunque richiedere il riesame. E, in un altro passaggio del verbale, si intuisce che sembra intenzionata ad andare avanti con il contenzioso amministrativo per ciò che riguarda il mancato rinnovo della concessione: "Circostanza su cui
sarà chiamata a pronunciarsi la Giustizia Amministrativa".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736