Sergio Dragone: "La Calabria non deve essere il lato oscuro della luna"

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Roger Waters

L'intervento di Sergio Dragone dopo l’appello del leader dei Pink Floyd per la riapertura dell’ospedale di Cariati

  03 dicembre 2021 09:02

di SERGIO DRAGONE

Nel piccolo e prezioso Museo del Rock di Catanzaro è conservato il manifesto originale della versione italiana del film “Pink Floyd a Pompei”, girato nell’ottobre del 1971 nell’anfiteatro romano più famoso del mondo. Esattamente cinquanta anni fa.

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C’è sempre l’Italia nel destino di Roger Waters, il mitico fondatore (assieme a Syd Barrett, Nick Mason e Richard Wright) della band che addirittura più dei Beatles e dei Rolling Stones ha rivoluzionato e influenzato la musica rock del Novecento. Suo padre morì durante lo sbarco di Anzio e questa assenza, peraltro sottolineata in Another Brick in the Wall (“Papà ha attraversato l’oceano, lasciando solo un ricordo”) ha pesato enormemente sulla sua personalità.

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Ma nel connubio tra cultura italiana e rock come dimenticare l’irripetibile concerto tenuto dai Pink Floyd a Venezia nel 1989 su un visionario palco galleggiante nella Laguna?

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Non devono avere faticato molto i registi italiani Federico Greco e Mirko Melchiorre a convincere Roger a sposare la causa della riapertura di un ospedale periferico di una regione periferica come la Calabria, emblema di una sanità pubblica malata e arretrata, caratterizzata nel nostro Paese da sprechi assurdi e da scelte scellerate.

Quello che colpisce nel video che sta spopolando sul web – stante la notorietà planetaria del personaggio – è la determinazione con cui Waters chiede la riapertura dell’ospedale. Non è una esortazione, è un imperativo che non lascia spazio all’interlocutore. In quel “subito!”, c’è un’incredibile carica di passione civile e soprattutto la consapevolezza che occorre fare presto perché i problemi della gente non possono aspettare. Quei tredici secondi sono una rasoiata all’inefficienza dell’amministrazione pubblica italiana.

D’altronde, la ricerca musicale, poetica e filosofica dei Pink Floyd, segnata anche dal disagio psichiatrico di Syd Barrett e dalle sofferenze giovanili di Roger, è tutta incentrata sul significato della vita, sugli aspetti più misteriosi e oscuri della vicenda umana e della sua proiezione nell’universo, ma anche e forse soprattutto sul disagio sociale.

Mutuando il titolo del più celebre album della band inglese (The dark side of the moon), ci piacerebbe dire che la Calabria non deve essere il lato oscuro della luna e deve dimostrare di avere anche un lato luminoso.

Waters ha dichiarato che “questa vicenda mi fa venire in mente di prendere la macchina, andare a Cariati e stappare una bottiglia di vino con loro e aiutarli perché hanno bisogno di aiuto e stanno facendo una cosa sacrosanta”.

Che occasione imperdibile. Si inviti Roger in Calabria, si faccia qualcosa per l’ospedale di Cariati (e per tutti gli altri ospedali della regione) e gli si mostri contemporaneamente il lato luminoso della luna. Che prima o poi dovrà prevalere su quello oscuro.

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