Ora è ufficiale: Bologna, Parma, Spal e Sassuolo potranno allenarsi dal 4 maggio. La conferma arriva dalla nuova ordinanza firmata da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. Ecco nello specifico il punto dell’ordinanza relativo allo sport: "È consentito l’allenamento in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento in strutture a porte chiuse, anche per gli atleti di discipline sportive non individuali”. Sul punto è intervenuto Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori: "Dobbiamo capire quanto l'ordinanza dell'Emilia Romagna possa essere messa in pratica: ma l'individuazione di protocolli per aprire ad allenamenti individuali è stato al centro del colloquio che ho avuto con il ministro Spadafora.
E' quello dicevamo noi dalla settimana scorsa, dal giorno del nuovo decreto - ha detto ancora Tommasi -. Ora vogliamo però capire quanto questa ordinanza possa essere tradotta in pratica, perché immagino ci siano anche i singoli comuni a dire la loro. Discrepanza tra regioni? Quello che è balzato di più agli occhi eè stata soprattutto la disparità tra atleti di sport individuali e atleti di sport di squadra. Per questo cerchiamo di affrontare questo tema e trovare quel protocollo per aprire i centri sportivi almeno per gli allenamenti singoli. Per tutti calciatori, anche delle categorie inferiori, è fondamentale tornare a fare il proprio lavoro dopo quasi due mesi di fermo: questo riguarda le partite ma anche tutta la preparazione fisica. Tutti vogliamo completare la stagione, ma serve percorrere piccoli step per poi essere pronti - arrivasse la buona notizia - a riprendere a giocare".
Il Bologna sta lavorando con tecnici, dirigenti e sanitari, per riprendere gli allenamenti lunedì, come consentito dall’ordinanza regionale, o, più probabilmente, più avanti nel corso della settimana. Nel caso, si tratterà di allenamenti individuali — come previsto dall’ordinanza — che quindi si concentreranno più sulla parte atletica e tecnica, mettendo inevitabilmente tra parentesi la tattica. Il distanziamento dei calciatori sarebbe favorito dal fatto che il centro tecnico di Casteldebole, quartier generale rossoblu, ha ben undici campi a disposizione che servono sia per la prima squadra, sia per il settore giovanile che, però, attualmente, è fermo.
Scelta contraria per la Spal che invece non riprenderà. Lo ha comunicato la società, precisando che l’attività della prima squadra rimarrà sospesa in attesa del protocollo sanitario e delle norme sulla definizione di ripresa delle competizioni sportive.
Fuori dall’Emilia, la Lazio è tra le società che chiede con più forza di ricominciare, allenamenti e partite. Un assist al club di Lotito arriva dalla politica, visto che il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Giuseppe Cangemi (FI) ha chiesto alla Regione di fare un’ordinanza come quella dell’Emilia.
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