Le segreterie nazionali della Filcams Cgil – Fisascat Cisl – Uil Tucs sono impegnate da più di quarantamesi nel tentativo di rinnovare il Ccnl di lavoro per i lavoratori addetti ai servizi di Vigilanza privata.
"Le imprese del settore, pur avendo allargato il loro volume d’affari in maniera esponenziale negli ultimi anni, non vogliono riconoscere ai lavoratori gli adeguamenti salariali richiesti e soprattutto chiedono che vengano peggiorate le condizioni di lavoro, per meglio garantirsi i profitti". E' quanto si legge in una nota stampa della segreteria regionale Filcams Cgil Calabria.
"Una situazione inaccettabile - prosegue la nota - che ha visto le Segreterie Unitarie mobilitarsi più volte e chiedere ai Ministeri competenti di intervenire per sanare tale situazione e sbloccare i tavoli contrattuali fermi al palo".
"In Calabria - si legge ancora - la situazione non è da meno, le imprese aumentano il proprio volume d’affari ma pretendono dai lavoratori più flessibilità e di rinunciare a qualche diritto che il CCNL garantisce. Insomma, se non si riescono ad ottenere, come le aziende vorrebbero, le gabbie salariali in maniera ufficiale, qualche manina disposta a firmare intese al ribasso la si trova".
"È quanto si è consumato a Catanzaro al tavolo di Sicurtrasport spa, -si legge ancora - dove da tempo la proprietà può contare su intese almeno “discutibili” e incoerenti rispetto alla posizione delle OO.SS. Nazionali sul tavolo negoziale per il rinnovo del CCNL. È inspiegabile e non condivisibile che alcune Organizzazioni Sindacali in Calabria si prestano a sottoscrivere accordi su temi di questo impatto proposti loro dalla direzione aziendale".
"A Roma la lotta, in Calabria la “gotta” verrebbe da dire, - proseguono i sindacati - leggendo il verbale di accordo che ieri FISASCAT CISL e UIL TUCS addirittura insieme alla UGL, firmataria di un contratto separato nel settore della Vigilanza che procura dumping, hanno, a nostro avviso, irresponsabilmente favorito. Un accordo che regala all’azienda la libertà nella gestione dell’orario di lavoro e della turistica dei dipendenti, che è praticamente quello che chiedono le associazioni datoriali al tavolo nazionale e che le Organizzazioni Sindacali unitarie puntualmente hanno contrastato".
"La Filcams Cgil Calabria - conclude -che da tempo ha intrapreso un’azione di contrasto all’atteggiamento arrogante e dal sapore ottocentesco di gestire i rapporti sindacali e dipendenti, tutelerà i propri iscritti e tutti i lavoratori che lo chiederanno in ogni sede contrattuale e legale".
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